Anno nuovo ma abitudini antiche tramandate di generazione in generazione per la Pallamano Paese che si presenta in grande spolvero per la prima partita in casa dell’anno nuovo: pochi allenamenti sulle gambe, qualche festoso chilo da smaltire e una notte di capodanno sul groppone che nessuno riesce a ricordare e raccontare e un numero illimitato di tossine da espellere. Poco male, vittoria sofferta e un CiccioPampolio sempre più gordo:
5 PUNTI → “CAVALLO PAZZO”:
Allarme scattato già giovedì nella rifinitura quando, dopo aver fatto una cena aziendale con tutte le imprese del triveneto durante le vacanze natalizie, Lorenzo si presenta in palestra con un completino slim fit ad evidenziare un marcato rotolino e, non contento, dopo aver dimenticato i pantaloncini a casa, se li fa prestare gentilmente da Andrè alto metà di lui. Indossati in stile “culotte” e trovati estremamente comodi e funzionali, scatta in Lore un istinto primordiale. Dopo aver googlato “uomini virtuosi che indossano cose attillate” si presenta alla partita reo di aver appena visto un documentario su Hulk Cogan, il re del mutandone stretto. Deciso come non mai di intraprendere una carriera da wrestler come il suo nuovo idolo, “cavallo pazzo” applica alla lettera ogni singolo insegnamento dal suo nuovo sensei: se l’avversario è piccolo e veloce, usa la forza brutta e non lasciargli prendere ritmo. Impara in un lampo lo “spezzaossa” e la presa mostramuscoli che blocca all’istante l’avversario ma sono mosse troppo pallamanistiche, banali e scontate per sbalordire il pubblico, unico scopo di un vero lottatore in mutande. Così, nel secondo tempo, coglie un’occasione ghiotta come una ripartenza avversaria per provare la mossa delle mosse: il Tuffo del Cavallo. Un placcaggio spettacolare sul malcapitato avversario con atterraggio sulle ginocchia del povero Pizzo colpevole di essere in mezzo al suo “ring”. Avversario a terra che si rialza intontito, compagno di squadra costretto a chiedere il cambio, due sacrosanti minuti di esclusione, pubblico e panchine stupite in visibilio…. Missione completata, Crazy Horse! Alla prossima Royal Rumble!
3 PUNTI → “JACK”:
riparte com’era terminato l’anno del nostro Giacomino che continua a collezionare punti con delle perle davvero rare. Come i grandi cantanti però, sa quando è il momento di abbandonare i grandi classici per promuovere le nuove hit. Parte subito con una novità acid-jazz psichedelica alla Jamiroquai e per 7/8 minuti si dimentica completamente le regole della pallamano, troppo concentrato sul nuovo pezzo. Così, all’ennesima ripartenza bloccata dal fischio dell’arbitro perché Jack-iroquai e ben oltre la linea di centrocampo e quindi deve tornare indietro, il sensibile coach Paxo gli sussurra dolcemente che non è Micheal Jordan e che quindi deve sottostare alle regole del giuoco. Si prosegue con la seconda traccia del nuovo album dove Jackino Frusciante (dopo essere uscito dal gruppo) mostra il suo lato drammatico: contropiede lanciato alla buona dal portiere, inutile cambio di direzione per confondere un avversario che era dietro di lui, qualche passo di troppo e tiro forte, secco che lascia impietrito il portiere avversario e che si infrange direttamente fuori sul muro. Ma la vera top song di “Jack ho perso La Furia” la si sente poco dopo, quando usa una voce nuova molto più acuta e femminile, sofferente direi. Il motivo? In un taglio dall’ala il buon Jack viene atterrato con una mossa proibita di un avversario che deve aver guardato il documentario di Hulk Cogan con Cavallin…. La mossa in questione? La terribile “stritolapalle”! Benvenuta Giacoma!
1 PUNTO → “MAZZO”:
il granitico terzino della Pallamano Paese ci fa un grande regalo in questo 2024 e ci mostra tutto il suo repertorio tecnico allietandoci con le sue straordinarie doti ballistiche…. Pardon balistiche! Muro invalicabile in difesa con gli avversari che cercano di stare ben distanti per non subire la sua mossa “patata al cartoccio” dove le piccole e leggere mani di mazzo si stringono fino ad accartocciarti, ma è in attacco che sprigiona tutta la sua innata classe. Inizia subito vincendo un pupazzetto alle giostre con uno straordinario palo-palo-palo, un tiro potentissimo che passa da un palo all’altro per ben due volte, per poi sprigionare tutta la forza su un tiro tutto libero in seconda fase a crepare il muro a lato della porta avversaria, giusto per ribadire a Jack chi è che tira più forte. Nel secondo tempo invece decide di abbandonare la forza bruta e di passare in modalità fantasia: uno contro uno fulmineo, entrata spettacolare e pallonetto che va direttamente dietro la porta. Infine giunge il momento di beccare la porta, ennesima grande giocata in uno vs uno, salto e via di girella tutta matta. Peccato che sia un po’ lentina eche il portiere faccia ora a spostarsi e bloccare il tiro. Cecchino Mazzo!
1 PUNTO → “ZAMBO”:
A scuola l’anno scorso gli hanno insegnato che i colori primari sono giallo rosso e blu, e che mescolando sti 3 componi tutti gli altri colori. Ma a lui la lezione non è piaciuta, la sua mente è decisamente più innovativa e sperimentale e un quesito lo agita: si pùò trasformare un colore primario in un altro colore primario? Ebbene si, il nostro scienziato candidato al No-bel c’è riuscito! Gesù trasformava l’acqua in vino, Nicolino trasforma il rosso in blu! Basta reagire platealmente all’orribile provocazione dell’avversario e il gioco dei colori si realizza in un lampo! Genio ribelle!
MENZIONE SPECIALE a Gabriel, che nella partitella finale tra scapoli e ammogliati del giovedì impreziosisce il livello del match con un tiro dall’ala destra che finisce direttamente sugli spalti. Giovani talenti crescono!