PREMIO PAMPOLIO GIORNATA 9: CELLINI PADOVA – PAESE

PREMIO PAMPOLIO GIORNATA 9: CELLINI PADOVA – PAESE

 

Prestazione talmente horror della Pallamano Paese in quel di Padova che già a fine primo tempo Dario Argento ha fatto un chiamo per garantirsi l’esclusiva per un nuovo film. Prima sconfitta stagionale inevitabile ma al Pampolio non gliene frega una mazza e non si ferma davanti a niente:
5 PUNTI → “SIVI”
Il prescelto per guidare le redini dell’attacco paesano si rivela un concentrato di talento e follia difficili da scindere. Partenza così a rilento da far addormentare l’intero club bocciofilo situato a fianco della palestra collegato via Skype, cerca subito di dare un tono più piccante (quasi da bruciore di culetto) alla sua partita con il solito rigore sbagliato (ma questo ormai non fa più notizia), un’infrazione di passi fischiata solo a lui in tutto il match e un’esclusione immediata di due minuti per aver chiesto al disponibile e per nulla permaloso direttore di gara il motivo del fischio. Poco male, Matteo The Solution rialza la testa e dopo la partenza choc guida il team ad una difficile rimonta che ad un certo punto del secondo tempo sembra quasi potersi realizzare: -3 dagli avversari, time out con soli due passaggi da fare in attacco perché sotto passivo e palla che deve ripartire dall’angolo destro del campo. Coach Paxo sottolinea l’importanza di recuperare assolutamente quella palla e chiede attenzione pronosticando due giocate da parte degli avversari: “O arriva un terzino a tirare sul secondo passaggio oppure, più probabile, l’ala che fa il primo passaggio riceve subito il secondo e prova il tiro. Quindi non uscite sull’ala per nessun motivo e cerchiamo invece di anticipare il terzino!” (se vi sembra arabo e non riuscite a capire tranquilli, non lo capiscono neanche i giocatori) “SI COACH”, gli sguardi concentrati, tutti che sembrano sapere cosa fare, rientro in campo più carichi di Cesco all’oktoberfest, e azione che prosegue con passaggio tra terzino e ala destra che va a tirare indisturbata e segna un goal più pesante di Cavallin post pranzo di Natale. E Sivi in tutto questo? Eccolo lì, a pascolare in uscita alla ricerca di porcini per il campo, in posizione “antipasto”, ne carne ne pesce, lasciando libero l’avversario e alzando il braccio, da vero leader, a chiedere scusa al coach quasi in lacrime dalla disperazione. Come quando a scuola avevi 8 in inglese scritto e 2 in ascolto, peccato che il coach parli italiano!
3 PUNTI → “PIZZO”
Il colosso paesano si presenta alla partita dopo aver seguito scrupolosamente l’ABC dell’atleta modello: seratonza in disco la sera prima, nottataccia, lavoro la mattina e un bel pranzo leggero a base di pasticcio di carne! Bradipo pizzo in campo riesce a battere il precedente record di lentezza e malessere detenuto dal mitico Cedro (leggenda della Pallamano Paese). Ma riesce soprattutto a rendere
reale la vecchia storia di Davide contro Golia che ci propinavano da piccoli e a cui nessuno ci ha mai veramente creduto! Eccolo quindi il nostro “Pizzo Golia” in difesa, piedi piantati con i chiodi per terra nella peggior posizione possibile e avversario metà di lui che, senza fionda, decide di affrontarlo comunque in un
gesto di estremo coraggio. Risultato? Goal del piccolo Davide in entrata senza troppi problemi e MozzarellonePizzo, che nel goffo tentativo di fermarlo, riesce nell’impresa di far uscire la sua spalla destra! Mito sfatato e uomo infortunato!
1 PUNTO → “JACK” e “GIO” Come Holly e Benji, o forse più come i Derrick, anche i nostri Jack and Gio (che a brevissimo lanceranno una nuova linea di moda insieme per combattere il più famoso brand) stanno trovando un’intesa davvero formidabile, come se comunicassero con un solo sguardo, come se i loro cervelli fossero connessi in stile gemelli del destino. Ecco quindi il nostro mancino Jack che in partita ci delizia con un rigore da professionista: finta, portiere che sta fermo, e tiraccio di rimbalzella centrale che rimbalza sul portiere incredulo da tanta bruttezza in un unico tiro! E giò? Il compare di merende di Jack entra solo l’ultimo minuto di gioco ma tanto gli basta per procurarsi un rigore in attacco….. Indovinate dove l’ha tirato? Esattamente dove l’ha tirato Jack, uguale uguale uguale (come diceva Aldo del famoso trio comico Aldo, Gio e Jack). A differenza del gemello però, super giò afferra la ribattuta del portiere avversario e in tuffo tira….. vabbè lo sapete già dove, è un loop infinito questo! Dopo i Parra ecco i nuovi gemelli della Pallamano Paese! Twins Power!
MENZIONE SPECIALE a Mazzo e Simo, che stanno ancora cercando di capire chi ha lo zainetto dell’altro e quando scambiarsi la roba sporca della partita! Con calma tanto il weekend si riposa!
UNDER 15: PAESE – ORIAGO

UNDER 15: PAESE – ORIAGO

 

Non si ferma la marcia dei ragazzi paesani in Under 15, questa volta a farne le spese sono stati i veneziani dell’arcobaleno Oriago, battuti a padernello con un eloquente 42 a 18. Paese parte forte e complice un maggior tasso tecnico unito a una buona difesa riesce quasi sempre a imbastire una serie di contropiedi che con il passare dei minuti scavano un solco tra le due compagini. Oriago non regge il ritmo elevato dei trevigiani e , pur mettendoci tanta grinta , va a riposo con un passivo abbastanza pesante ( 6-24) . Ripresa del gioco dove Paese effettua tante rotazioni, prova varie soluzioni in attacco , e partita che scivola via fino a chiudersi con il punteggio di 42 a 18. Un applauso ai trevigiani autori di una prova gagliarda ma anche un bravo ai veneziani , squadra molto corretta, che comunque ha sempre cercato di giocare a pallamano . Prossimo appuntamento giovedì 1 febbraio alle 18,30 dove Paese sarà di scena a Musile. Forza ragazzi che siamo sulla buona strada.
Pallamano Paese
Franzo’, Favaretto, Parisotto, Carlucci, Ceron 10, Andone 9, Martinelli 2, Esquinazy 3, Visentin, De Martin, Cacioppo 15, Rodriguez 2, Girolimetto 1

 

PREMIO PAMPOLIO GIORNATA 8: PAESE – VENEZIA

PREMIO PAMPOLIO GIORNATA 8: PAESE – VENEZIA

 

Anno nuovo ma abitudini antiche tramandate di generazione in generazione per la Pallamano Paese che si presenta in grande spolvero per la prima partita in casa dell’anno nuovo: pochi allenamenti sulle gambe, qualche festoso chilo da smaltire e una notte di capodanno sul groppone che nessuno riesce a ricordare e raccontare e un numero illimitato di tossine da espellere. Poco male, vittoria sofferta e un CiccioPampolio sempre più gordo:
5 PUNTI → “CAVALLO PAZZO”:
Allarme scattato già giovedì nella rifinitura quando, dopo aver fatto una cena aziendale con tutte le imprese del triveneto durante le vacanze natalizie, Lorenzo si presenta in palestra con un completino slim fit ad evidenziare un marcato rotolino e, non contento, dopo aver dimenticato i pantaloncini a casa, se li fa prestare gentilmente da Andrè alto metà di lui. Indossati in stile “culotte” e trovati estremamente comodi e funzionali, scatta in Lore un istinto primordiale. Dopo aver googlato “uomini virtuosi che indossano cose attillate” si presenta alla partita reo di aver appena visto un documentario su Hulk Cogan, il re del mutandone stretto. Deciso come non mai di intraprendere una carriera da wrestler come il suo nuovo idolo, “cavallo pazzo” applica alla lettera ogni singolo insegnamento dal suo nuovo sensei: se l’avversario è piccolo e veloce, usa la forza brutta e non lasciargli prendere ritmo. Impara in un lampo lo “spezzaossa” e la presa mostramuscoli che blocca all’istante l’avversario ma sono mosse troppo pallamanistiche, banali e scontate per sbalordire il pubblico, unico scopo di un vero lottatore in mutande. Così, nel secondo tempo, coglie un’occasione ghiotta come una ripartenza avversaria per provare la mossa delle mosse: il Tuffo del Cavallo. Un placcaggio spettacolare sul malcapitato avversario con atterraggio sulle ginocchia del povero Pizzo colpevole di essere in mezzo al suo “ring”. Avversario a terra che si rialza intontito, compagno di squadra costretto a chiedere il cambio, due sacrosanti minuti di esclusione, pubblico e panchine stupite in visibilio…. Missione completata, Crazy Horse! Alla prossima Royal Rumble!
3 PUNTI → “JACK”:
riparte com’era terminato l’anno del nostro Giacomino che continua a collezionare punti con delle perle davvero rare. Come i grandi cantanti però, sa quando è il momento di abbandonare i grandi classici per promuovere le nuove hit. Parte subito con una novità acid-jazz psichedelica alla Jamiroquai e per 7/8 minuti si dimentica completamente le regole della pallamano, troppo concentrato sul nuovo pezzo. Così, all’ennesima ripartenza bloccata dal fischio dell’arbitro perché Jack-iroquai e ben oltre la linea di centrocampo e quindi deve tornare indietro, il sensibile coach Paxo gli sussurra dolcemente che non è Micheal Jordan e che quindi deve sottostare alle regole del giuoco. Si prosegue con la seconda traccia del nuovo album dove Jackino Frusciante (dopo essere uscito dal gruppo) mostra il suo lato drammatico: contropiede lanciato alla buona dal portiere, inutile cambio di direzione per confondere un avversario che era dietro di lui, qualche passo di troppo e tiro forte, secco che lascia impietrito il portiere avversario e che si infrange direttamente fuori sul muro. Ma la vera top song di “Jack ho perso La Furia” la si sente poco dopo, quando usa una voce nuova molto più acuta e femminile, sofferente direi. Il motivo? In un taglio dall’ala il buon Jack viene atterrato con una mossa proibita di un avversario che deve aver guardato il documentario di Hulk Cogan con Cavallin…. La mossa in questione? La terribile “stritolapalle”! Benvenuta Giacoma!
1 PUNTO → “MAZZO”:
il granitico terzino della Pallamano Paese ci fa un grande regalo in questo 2024 e ci mostra tutto il suo repertorio tecnico allietandoci con le sue straordinarie doti ballistiche…. Pardon balistiche! Muro invalicabile in difesa con gli avversari che cercano di stare ben distanti per non subire la sua mossa “patata al cartoccio” dove le piccole e leggere mani di mazzo si stringono fino ad accartocciarti, ma è in attacco che sprigiona tutta la sua innata classe. Inizia subito vincendo un pupazzetto alle giostre con uno straordinario palo-palo-palo, un tiro potentissimo che passa da un palo all’altro per ben due volte, per poi sprigionare tutta la forza su un tiro tutto libero in seconda fase a crepare il muro a lato della porta avversaria, giusto per ribadire a Jack chi è che tira più forte. Nel secondo tempo invece decide di abbandonare la forza bruta e di passare in modalità fantasia: uno contro uno fulmineo, entrata spettacolare e pallonetto che va direttamente dietro la porta. Infine giunge il momento di beccare la porta, ennesima grande giocata in uno vs uno, salto e via di girella tutta matta. Peccato che sia un po’ lentina eche il portiere faccia ora a spostarsi e bloccare il tiro. Cecchino Mazzo!
1 PUNTO → “ZAMBO”:
A scuola l’anno scorso gli hanno insegnato che i colori primari sono giallo rosso e blu, e che mescolando sti 3 componi tutti gli altri colori. Ma a lui la lezione non è piaciuta, la sua mente è decisamente più innovativa e sperimentale e un quesito lo agita: si pùò trasformare un colore primario in un altro colore primario? Ebbene si, il nostro scienziato candidato al No-bel c’è riuscito! Gesù trasformava l’acqua in vino, Nicolino trasforma il rosso in blu! Basta reagire platealmente all’orribile provocazione dell’avversario e il gioco dei colori si realizza in un lampo! Genio ribelle!
MENZIONE SPECIALE a Gabriel, che nella partitella finale tra scapoli e ammogliati del giovedì impreziosisce il livello del match con un tiro dall’ala destra che finisce direttamente sugli spalti. Giovani talenti crescono!