Premio Pampolio: 3a giornata di ritorno

Premio Pampolio: 3a giornata di ritorno

 

SAN FIOR – PAESE

Terza giornata di ritorno

Altro giro, altra corsa! Continua il filotto di vittorie per la Pallamano Paese che vince con merito e senza troppi patemi anche il derby trevigiano col San Fior. Ed ecco la succosa assegnazione dei punti:

“MATTEO THE RED” pt 5: Torna a condurre una puntata del premio pampolio il nostro colore primario preferito. Partita in realtà piuttosto sottotono feat tormento quella del sosia del principe Harry, alla pari del suo compagno di reparto bresaola, entrambi pronti a giustificarsi e dare la colpa ad un terreno di gioco alquanto scivoloso, ad una luce opaca e al kinder pinguì che veniva su, manco fossero interrogati. Ma torniamo al nostro rosso di passione, che riesce nell’impresa di animare una partita piuttosto tranquilla. L’episodio accade verso la fine del secondo tempo, ormai Paese ha ben salda la partita in mano con più di 10 goal di scarto, San Fior aspetta con ansia il fischio finale e anche il pubblico sembra essere ormai in letargo. Il terzino dei padroni di casa prova un’azione personale, il movimento è piuttosto goffo e anche il tiro non è da meno, palla che finisce non troppo forte nella zona tra faccia e collo del nostro affabile portiere. Matte, ultimo discendente di una lunga stirpe di aizzatori di folle irlandesi, col suo modo docile e gentile inizia subito a lamentarsi con l’arbitro in maniera plateale per il colpo proibito invocando con foga l’espulsione del giocatore del San Fior. Arbitro che lo guarda sconsolato e fa cenno di calmarsi, ma il buon Matte detto anche il “pacifista” non ci sta e riesce nella straordinaria impresa di risvegliare il pubblico avversario che inizia a fischiare e dirgli di tutto. Ma il nostro folletto rosso, abituato alle risse da bar a Dublino, vive di provocazioni e sa cosa fare, ovvero sorridere e applaudire il pubblico per renderlo ancora più infuocato e cattivo nei suoi confronti, come piace a lui. Ovviamente i due minuti successivi li gioca come fosse Gigi Buffon, due parate eccezionali e due lanci millimetrici alla freccia tricolore Samu, sempre con uno sguardo fiero e maligno rivolto al suo pubblico preferito. D’altronde, el pi bon dei rossi……

“CESCO” pt 3: Scampato per un soffio ai punti pampolio negli ultimi match, il buon Cesco questo giro entra di diritto in classifica ampliando il suo repertorio con una nuova skill. Famoso per il suo controllo sopraffine della palla che gli consente di prendere in faccia tutti i portieri del veneto almeno una volta in campionato, (vero e proprio marchio di fabbrica del giovane rugbista), Cesco stanco di prendere due minuti decide di cambiare strategia. Così, tra un raduno di trattori e l’altro, s’improvvisa playmaker della squadra con quel pizzico di follia che solo Zambo dei giorni migliori può eguagliare. L’azione clou o clown arriva nel secondo tempo, Paese recupera palla in difesa e per uscire dalla morsa degli avversari il primo passaggio arriva a Francescone che, dopo un palleggio di assestamento, s’infila tra due avversari e inventa una giocata millimetrica per uno dei suoi compagni agricoltori preferiti, il nostro amato Lollo. Sembrerebbe un’azione normalissima, se non fosse che Lollo è comodamente seduto in panchina, quindi rimessa per gli avversari e panchina paesana in difficoltà respiratoria per trattenere le risate. Si rifà comunque nel post serata, in piena notte negli orari giovini, quando con il duo ballerino spaccacuori Lollo e Pizzo viene bellamente rimbalzato e cacciato all’entrata della discoteca perché ha i pantaloni della tuta e non è vestito adeguato. Cosa alquanto bizzarra visto che Lollo, anche lui in tuta, sarebbe potuto entrare tranquillamente. Quel sorriso lì, ahhhhh quel sorriso lì…..

GIO” pt 1: Buona partita di Banana Joe che scopre di avere un potere da supereroe diverso da quel che pensava. Infatti fino a questa partita G.I. Joe credeva di avere il dono della velocità e di poter sconfiggere i nemici usando uno scatto prodigioso, un po’ come farebbe Flash, il supereroe preferito da Lollo che si rivede in lui quando è da solo in intimità. Invece il buon Joe scopre, nel secondo tempo, che la velocità è nulla senza controllo, e che c’è un unico modo per superare l’avversario diretto: abbatterlo. Eccoci quindi di fronte ad una scena davvero esilarante, con il nostro Giovane paesano che arriva di gran carriera in palleggio verso uno degli avversari il doppio di lui in altezza e peso che si piazza davanti, cerca di frenare ma il terreno è quello di un palazzetto del ghiaccio e si scontra molto piano col “gigante”. Risultato? Avversario per terra che fa finta di esser morto, Gio che rimane in piedi confuso e che va a chiedere scusa al malcapitato sincerandosi sia vivo, senza minimamente capire la finzione. Hulk Giò si è attivato, pronto ad abbattere chiunque con la sua forza bruta.

 “MENZIONE SPECIALE” a Paxo e a Samu Red che, nel dopogara, in una pizzeria a Conegliano, nell’angolo della perdizione ultimato da quelle sagome di Tommy e Lollo, in un clima di totale idiozia vengono ingannati bellamente dal locale stesso. Dopo una meravigliosa pizza infatti è tempo di scegliere i dolci e, non essendo stati minimamente attenti, il duo opta per il più classico dei tiramisù. Tiramisù che arriva in un piatto gigante nella versione classica coi savoiardi inzuppati perfettamente nel caffè, bello cremoso e in porzione magnum a Giò, seduto a metà tavolo, che fa ingolosire i due babbei che continuano a scambiarsi segnali di stima convinti di aver fatto il gran colpo. L’apoteosi arriva con l’arrivo delle meringate, non propriamente bellissime diciamo, con Paxo e Samu che iniziano a sbeffeggiare i compagni di tavola sempre più tronfi della loro scelta. Finalmente arriva il dolce a coach Paxo…. in una mini coppetta da gelato, tristo senza savoiardi, il tiramisù pastone è servito tra le grasse risate del team meringata. A samu va ancora peggio, arriva infatti la terza versione del dolce più famoso al mondo, questa volta in modalità horror, con biscotti secchi che più secchi non si può, poco inzuppati e pochissima crema. Chi la fa l’aspetti!

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 2a giornata di ritorno

Premio Pampolio: 2a giornata di ritorno

 

PAESE – ODERZO

Seconda giornata di ritorno

Grande vittoria nel superderby contro la forte Oderzo, meritata e giocata veramente bene dal team paesano nonostante gli umili giornalai opitergini non siano dello stesso avviso. Tolto il sassolino dalle scarpe, passiamo alle cose davvero importanti, ovvero l’unico e inimitabile Pampolio!

“JACK PARRA” PT 5: Un giovanissimo Jack Sparraow viene buttato nella mischia nel secondo tempo dopo un’analisi dettagliata di coach Alve che ha studiato la strategia giusta per far fruttare il pupillo dell’under 17. Jack entra col piglio giusto, subito una finta a velocità tale da far scricchiolare le ginocchia a Paxo e a Pesce nel solo vederlo e via dentro come un cacciabombardiere. Portiere avversario che però gli nega il goal con una bella parata. Poco male, nell’attacco successivo Jack Frost lascia di ghiaccio il proprio difensore che riesce a malapena a leggere la targa, si eleva in fabio volo e fa partire un cannone di una forza sovraumana…. Tutto bello si, peccato che il pallone finisca in centro faccia del povero portiere avversario che cade intontito dal colpo, pubblico avversario che inizia a fischiare e arbitro che si avvicina con fare minaccioso verso un terrorizzato Jack. Pallonata davvero rimbombante e d’effetto difficile da descrivere, Jack quasi in lacrime chiede scusa un po’ a tutti e va subito a controllare il malcapitato portiere. Due minuti sacrosanti e arma segreta relegata in panchina, da calibrare e collaudare per la prossima missione.

“PESCE” PT  3: Per un lungo periodo storico calcistico si è sempre cercato di capire chi tra Cristiano Ronaldo e Messi fosse il miglior giocatore…. Gli estimatori di Messi ne sottolineavano l’estro, la fantasia, la bellezza dei movimenti, la genialità, il talento sconfinato che possiede solo un campione. Dall’altra parte i fan del portoghese puntavano sul fisico, sulla voglia di migliorarsi, sull’attenzione maniacale in ogni dettaglio, l’allenamento, sulla mentalità vincente che solo un campione può avere. Ma cosa centra tutto questo con il nostro Pescione??? Assolutamente niente! O meglio, il nostro Pesce è ancora un fiore pronto a sbocciare ma non troppo, con quella calma e pigrizia tipica del giocatore da divano. Cosi, tra una botta alla gamba che lo tiene mezzo infortunato tre mesi, tra un allenamento si e quattro no, tra un full immersion di studio di almeno 14 ore al giorno e qualche pisolino, il buon Mattia si ripresenta contro l’Oderzo pronto ma non prontissimo. I punti li prende mentre se ne sta comodo in panchina, quando verso fine primo tempo chiede ad uno sfinito Paxo che cerca di deambulare per star dietro a tanta gioventù se avesse qualche video di quando era più giovane. Paxo, in campo a dar il suo contributo, decisamente preoccupato per la richiesta, tra un fiatone e l’altro gli chiede se sta bene e il motivo di tal richiesta. “Secondo me eri forte” esclama convinto Mattione, con risata dei presenti e sospiro di sollievo per il giocatore-allenatore paesano.

“LOLLO” PT 1: Vero Vip della Pallamano Paese, Lollo ama farsi scarrozzare di qua e di là dai suoi servetti che chiameremo “amici” come fanno i veri aristocratici del 900. Ed è proprio nel post partita, destinazione un festoso aperitivo durato fin notte, che Gigolollo, da vera dama sciccosa e brillantosa, cede alle lusinghe del cavalier Pizzo per raggiungere in auto il team al bar a consumare con stile ed eleganza caraffe di spritz. Niente di scandaloso a corte, sembrerebbe, ma gina LOLLObrigida, da vera star, ha dato dapprima parola anche al nobile Samu pronto a portarlo in capo al mondo con la sua macchina fiammante. Così, nel bel mezzo della festa, per contraddistinguersi dalla plebe, Lollino convince Pizzo a portarlo a casa propria per poter dare l’opportunità anche a Samu di passarlo a prendere ed avere l’onore di tenerlo in macchina. Niente da giudicare perdindirindina, ogni storia d’amore a 3 che si rispetti è fatta di intrighi e sotterfugi, ed infatti qualche minuto dopo la partenza di Lollo e Pizzo ecco arrivare al bar un fantastico trio formato da Samu, Tommy e quel simpaticone di Manny. Come dite? Non ci state capendo nulla? Beh figuratevi noi che siamo al bar! Lord Samu, ignaro di dover passare a prendere Lollo, rimane con la gente comune a ber due ombre ma poi, si sa, al cuor non si comanda, e alla richiesta del cucciolo riccio sorridente solo e soletto a casa senza passaggi non si resiste. Abbandona Tommy e Manny al loro destino e via, a prendere Lollo!  Anche questa favola è finita col lieto fine… Lollo che sia ora di farsi la patente?

MENZIONE SPECIALE a MATTEO THE RED e a coach ALVE, che si intendono a meraviglia in panchina durante il primo tempo in un dialogo fatto di comprensione, gentilezza, buone maniere e soprattutto maturità che il Dalai Lama in confronto è cattivo. Tocco blu e non gioco più. Diciamo una menzione speciale al fair play.  

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 1a giornata di ritorno

Premio Pampolio: 1a giornata di ritorno

 

VENEZIA – PAESE

Prima giornata di ritorno

Prima giornata di ritorno di questo campionato e subito trasferta ricca di insidie per la Pallamano Paese, che deve raggiungere la palestra a Venezia alle ore 12.00 nell’ultima domenica di carnevale, operazione talmente ardua che perfino Tom Cruise sta pensando ad un nuovo capitolo di Mission Impossible.

“MARIO THE PRES” 5 PT: Parte assai bene la mattinata del sommo presidente che si presenta alla stazione di Treviso in perfetto orario con i biglietti per tutta la squadra e con il tempo necessario per bere un orripilante caffè al bar. Il treno è in orario, il “pastore” Mario riesce a mantenere il gregge di pecoroni in un’unica carrozza, la giornata procede liscia come la pelle di Lollo dopo aver fatto la doccia col suo bagnoschiuma esfoliante gusto mucca. Anche la partita piglia subito la piega giusta e ben presto si viaggia sui 10 goal di scarto, gli animi sono sereni ma ad un certo punto qualcosa turba il Mario… Siamo a metà secondo tempo, al tavolo si dimenticano di segnare un goal e da bravo presidente attento Mario se ne accorge e richiama il direttore di gara che gli fa cenno “arrivo subito”. La partita continua ma l’arbitro non arriva, The Pres inizia a spazientirsi e richiama il secondo arbitro ma anche lui fa finta di non capire e procede dritto…. Mario capisce di valere meno del due di bastoni a scopa, la vena sulla testa inizia a pompare più di Jack quando fa piegamenti, non riesce a capacitarsi di come i due arbitri in campo possano ignorarlo continuamente, prova anche a coinvolgere un tranquillo coach Paxo che se ne sta li più rilassato di Bob Marley in pennichella al mare. Poi, colpo di genio assoluto, si frega il cartellino incustodito, si presenta al tavolo e ferma il gioco per un time out tecnico: giocatori che vanno da coach Paxo che sorridente non ha assolutamente nulla da dire e “The Pres” che ne approfitta per spiegare le sue ragioni ai direttori di gara esordendo con un bel “devo chiamare un time out per avere la vostra attenzione????” La gita veneziana si conclude con un ritorno frettoloso del presidente insieme ai gemelli Parra e il buon Bettiol che, a differenza del resto del team, riescono a prendere il primo treno disponibile per il ritorno. Alla stazione di Treviso grossi saluti tra Mario e la famiglia Parra automunita, manca solo Bettiol da portare a casa, Mario si gira per richiamarlo ma, alla faccia di Houdini, il giovane giocatoronzo della pallamano Paese è scomparso. Neanche il tempo di stampare una foto di Bettiol sui cartoni del latte e scriverci missing che si scopre che ha preso l’autobus per andare dalla nonna. Come ci insegna la parabola del buon pastore, egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori…. Ma se uno è troppo pecorone lo si lascia andare per la sua strada! Benvenuto in classifica pres!

“SIVI” 3 PT: Grande amante delle gite in laguna, l’infortunato Sivi decide di accompagnare il team portando tutto il suo contagioso entusiasmo e sempre pronto a dir una buona parola al suo pupillo Jack. L’episodio che porta i punti è un mix di fantascienza, buchi neri tridimensionali, avventura e adrenalina avvolti in una nube di mistero visto che solo pochi hanno potuto assistere al fatto paranormale. Un capitan Breso stranamente in forma tra i pali sfodera una parata d’altri tempi in semispac-cata con palla che si impenna e finisce direttamente sugli spalti. Dovete sapere che a Venezia c’è una specie di terrazza che guarda il campo dall’alto dove ammirano la partita i tifosi quindi una volta superata nessuno dei giocatori, allenatori e arbitri in campo può sapere dove sia finita la palla. Passa qualche secondo ma la palla non scende, passa un minuto e la palla non scende; arbitro costretto ad interrompere il gioco e un’intera palestra che guarda in alto in attesa di capire quando scenderà questa benedetta palla. Nessuno del pubblico sembra in grado di recuperare la palla, ma per fortuna Matteo, supereroe travestito da nerd, è lì in agguato, si toglie gli occhiali, si mette un po’ di gel e una tutina attillata tipo superman e si trasforma in Siviman! Ora, il racconto dei presenti narra di Siviman che entra dentro un armadio, combatte a suon di porchi i nemici, si incastra non si sa bene dove e dopo un po’ se ne esce con la palla tra gli applausi increduli. Qualcuno potrebbe chiedersi che ci faceva un armadio in tribuna? O come ha fatto ad entrare in un armadio la palla? O come ha fatto ad entrarci Sivi? O come ha fatto Sivi a muoversi senza occhiali? Tante sono le domande, ma noi non siamo investigatori e la storia ci piace assai!

“DAMIANO” 3 PT: Più esilarante da vedere che da raccontare, il noto cantante dei maneskin che il weekend preferisce giocare a pallamano fa della grazia e della coordinazione le sue principali virtù. Così, tra un volteggio e l’altro, dopo l’ennesima buona difesa, eccolo lasciarsi andare in un prodigioso scatto a bruciare gli avversari. Occasione troppo ghiotta per non consegnargli la palla che arriva precisa, buon primo controllo del frontman della pallamano paese che in un momento di panico e confusione non capisce più dove si trova esattamente. Cioè, sa benissimo di essere in palestra a Venezia, ma non sa esattamente in che posizione e, convinto di essere al limite dell’area avversaria, decide di utilizzare le sue doti da equilibrista. Ne nasce un tiro quasi al volo di una bruttezza rara, un movimento talmente scomposto da affascinare  Roberto Bolle con palla che finisce lenta e poco insidiosa a centro porta per una facile parata di uno sbigottito portiere avversario. Ah, dimenticavo, ovviamente il buon Dami era distante metri e metri dalla porta, almeno 10, il che rende il tutto ancora più speciale per un gesto tecnico passato sottotraccia dai più, ma non dall’occhio vigile del Pampolio.

“LOLLO” 1 PT: Dite la verità, non fate i timidi, quanti di voi sono stati “schitati” (dicesi “schito” lo sterco di uccello) da un piccione a Venezia? Anche di striscio, o magari vi siete seduti sopra, si insomma secondo le statistiche istat almeno 1 su 2 ha avuto a che fare con cacchette di piccione nella sua vita veneziana. Escludiamo per un attimo quanti si sono fatti fregare il cibo dalle mani dai gabbiani e torniamo ai piccioni…. Quanti di voi invece sono arrivati a Venezia in treno già schitati? Cioè che dovete ancora scendere dal treno e avete già un bel ricordino sul cappuccio della felpa? Nessuno? E’ impossibile? La risposta è solo una, inizia con L e finisce con OLLO.

“ZAMBO” 1 PT: Per gli amanti della pallamano il tiro “franco” ha sempre il suo fascino. Capita infatti che allo scadere del tempo non si sia riusciti a concludere l’azione e il regolamento prevede un tiro dai 9 metri senza poter saltare e con tutta la difesa avversaria schierata pronta a stopparti. Poche volte si riesce a far goal vista la difficoltà ma quelle volte è un’emozione davvero unica, specie se il punteggio è in bilico! Ed eccoci al finale del primo tempo, tiro franco a favore della Pallamano Paese e un motivato Zambo decide di provarci, se la sente, è concentrato, ce l’ha in canna. Arbitro fischia, zambo distrae la difesa con una gran finta e…. tiro brutto brutto altissimo sulle capriate e grasse risate in palestra.

“COMPAX” 1 PT: Forse meriterebbe di più, ma il buon compax tende a ripetere le stesse magie partita dopo partita e il Pampolio non ama le ripetizioni, è sempre alla ricerca della novità! Impossibile però non inserire Francy a punteggio, che parte subito con una delle specialità della casa, passaggio in salto in seconda fase a caso e palla che finisce chissadove. Rincara la dose con una delle sue “palla c’è palla non c’è” con palla che sembra essere salda tra le mani su un passaggio al pivot ma poi abracadabra in realtà non c’è più! Dolce finale con bagarre in una seconda fase avversaria, recupero incredibile di un gemello sull’avversario veneziano e palla vagante che si muove lentamente. Il più vicino, manco a dirlo, e il nostro compax che con aria distratta guarda in direzione della palla ma i pensieri sono altrove. Risultato scontato, avversario distante anni luce che anticipa Francy.

MENZIONE SPECIALE al trio delle meraviglie VALE FLAG, GLORIA e SPAC, trio di tifosi (o appassionati di bacari per il post partita) che riesce a perdere il treno, venire in macchina e, non contenti, a non trovare il modo di entrare in palestra. Da notare anche come VALE FLAG abbia distribuito a destra e a manca i tramezzini speciali preparati da coach Paxo la sera prima per affrontare meglio la giornata.

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 7a giornata di andata

Premio Pampolio: 7a giornata di andata

 

PAESE – MUSILE

Settima giornata di andata

In questo turbinio di emozioni che ci regala il Pampolio mi ero un po’ perso questa memorabile partita, un Paese Musile rocambolesco che, come l’antico vaso dell’amaro Montenegro, è sacrosanto recuperare e portare in salvo nonostante la tempesta (chi non si ricorda lo spot può fermarsi qui). Ovviamente, come tutti i film basati su fatti accaduti in precedenza con testimoni casuali, anche questo racconto è tratto da una storia vera ma potrebbe aver subito delle piccole variazioni sui reali accadimenti. Della serie, si vive di ricordi!

“DAMIANO” PT 5: Partita probabilmente sontuosa del nostro lungaccione, che non molla mai e guida la rimonta pazzesca (dal -9 al +5 dovrebbe essere) tenendo in piedi la difesa neanche fosse l’assalto a Fort Apache. Le energie sprecate però sono immense, non ci sono Gatorade al gusto puffo in panchina per riequilibrare i sali minerali e ad un certo punto la vista si annebbia creando una specie di nuvoletta fantozziana intorno al buon Damianone. Così, a rimonta completata, stacca completamente i freni inibitori, mette la sesta e decide che lui non è solo un grande difensore, ma che anche in attacco può dire la sua. Purtroppo, tra un cambio attacco-difesa e l’altro, tra una fatica di Ercole e l’altra, tra che nessuno gli passa la palla perché l’hanno portata Luca e Zambo (il pallone è loro decidono loro, queste le regole del campetto), Dami vede scorrere la partita davanti a se senza nessun guizzo offensivo degno di nota. Siamo ormai agli sgoccioli, il risultato è al sicuro, c’è giusto il tempo per un’ultima azione, che per noi comuni mortali non vale assolutamente nulla, non inciderà sul punteggio, ma per il nostro terzino in debito di ossigeno vale più della stessa vita. Ed eccolo, palla in mano, una ventina di secondi alla fine, la dea bendata che gli sorride e gli regala un’occasione…. Anzi L’OCCASIONE! Corpo proteso in avanti, braccio alto teso, piede sinistro ben piantato per terra pronto a scagliare in porta una fucilata che farebbe impallidire perfino Batistuta (o Cr7 ai tempi d’oro). Ma qualcosa va decisamente storto, palla che viaggia alla velocità della luce direttamente sulle capriate rischiando di prendere il tabellone segnapunti, pubblico e panchina che non sanno se ridere, piangere o provare imbarazzo…. Tutto molto bello, compresa la reazione del Damiano nazionale, dichiarato patrimonio dell’umanità, che con un sorrisone stanco ma felice si lascia andare, si distende a terra privo di forze in posizione Patrick Stella, braccia e gambe stese, con i secondi finali che scorrono, le risate dei presenti e il Pampolio commosso che ringrazia anch’esso a braccia aperte!

“PESCE” PT 3: Come nei più complicati e misteriosi casi polizieschi dove bisogna scoprire gli indizi e capire l’enigma per comprendere la mente dell’assassino, anche qui ci troviamo di fronte ad un animo turbato, una personalità complessa, di difficile comprensione. Prendete un abete, un plumcake e un bradipo, uniteli ed otterrete lui, il nostro Pescione, fisico statuario e prorompente, movenze lente e pigre e animo soffice, sofficissimo. Così, nonostante i ricordi precisi dei presenti si siano persi, il Pampolio ha ancora l’immagine del nostro terzino che vola in contropiede, più solo di Will Smith in “io sono leggenda”, nessun avversario fa neanche l’accenno di seguirlo. Un palleggio, un altro, poi qualcosa si inceppa, corpo e mente si distaccano e le movenze si fanno meno sinuose; non si ricorda più se può palleggiare ancora o meno, non si ricorda nemmeno quanti passi può ancora fare, la porta è ancora distante ma nel dubbio decide che il momento di tirare è giunto. Peccato che anche la coordinazione lo abbia abbandonato, ormai è una lotta tra lui è la sua amata fisica. Come direbbe Conte (l’allenatore, no il sindaco di Treviso), il risultato è agghiacciante, la palla schiacciata con forza per terra prende una strana traiettoria, portiere avversario incredulo e palla che finisce a lato della porta. Pescione gioca la carta “mi guardo la mano cosi sembra che il problema sia dovuto alla palla o alla pece” ma il Pampolio ha già sindacato, 3 sacrosanti punti per il nostro fuoriclasse, sperando di rivederlo in palestra tra una sessione di studi e una botta alla gamba procuratasi probabilmente muovendosi tra letto e divano e che lo tormenta da mesi!

“ZAMBO” PT 3: Dopo un avvio in sordina, Nicolino inizia a prenderci gusto e a ricordarsi che la classifica che conta non è quella del campionato ma questa. L’uomo che si ruppe una mano dando un pugno alla panchina prova meschinamente a prendere punti con un tiro dietro alla schiena di una rara bruttezza che però non convince nessuno e che manda nello sconforto più totale Alve, presente in tribuna e autore di innumerevoli goal con tale tecnica. Oltre infatti la volontarietà del gesto, da notare la coda tra le gambe del coniglietto Zambo che dopo il vomito di tiro torna nelle retrovie a testa bassa evitando lo sguardo di coach Paxo che probabilmente lo avrebbe incenerito! Poco male, riesce comunque nel secondo tempo a creare un simpatico siparietto quando, su un fallo a favore degli ospiti, trattiene la palla senza consegnarla all’avversario facendolo imbestialire. Arbitro che ovviamente sanziona coi due minuti di esclusione Zambo&laVolpe che tra un sorriso e una polemica se ne torna in panchina tra gli insulti generali. Scenetta che si conclude con il goffo avversario, preso da una crisi di nervi, che prova a calciare la palla finalmente lasciata libera e che, Casadei ne sarebbe fiero, liscia clamorosamente. Dulcis in fundo, o ciliegina sulla torta se vi piace di più, unico giocatore di pallamano al mondo che ad inizio partita viene obbligato a togliere la calzamaglia dagli arbitri perché “si deve vedere la pelle tra i pantaloncini e la calzamaglia” con ospite speciale del tutto coach Paxo in vena di battutine. Predestinato!

“LOLLO” PT 1: Ci sono tre cose che non vedrete mai nella vostra vita: l’aurora boreale a Mestre, un cocktail decente ad una festa di Zambo, Samu and Co. e per finire, un’espressione triste o arrabbiata nella faccia del nostro Lollo. Il sorriso più sexi di Castagnole regala una delle sue perle già nel primo tempo, quando coach Paxo decide di spostarlo dall’ala (dove stava facendo riposini) al centro del gioco per dar velocità alla manovra. Gioco che decisamente si velocizza, ma a quale prezzo? Risposta semplicissima: scalare rapido della Pallamano Paese, Lollo che punta lo spazio, vede l’ala libera e cerca di scavalcare il difensore con una palla alta. La palla parte dalle sue mani, un lancio più piano di Renzo, alta solo per Gigio, e il risultato è sempre lo stesso: avversario che blocca la palla, contropiede e goal subito. E Lollo come ha reagito? Chi indovina è Nostradamus!

“SAGGIORELLA” PT 1: I punti forse potevano essere di più, ma la memoria è più corta delle gambe di Gigio e l’episodio potrebbe, come del resto tutto ciò che leggete, aver subito delle mutazioni genetiche stile ninja turtles o street sharks! Siamo nel fortino trevigiano del Conte Daniele, la difesa imperforabile per alcuni minuti gestita dal damianone nazionale e da Lord Saggio, vero e proprio baluardo. Dani tra un placcaggio e l’altro ha tempo anche per un portentoso intercetto ai danni dei confusi avversari, recupera la palla e parte veloce col suo palleggio alla Micheal Jordan non sentendo subito il fischio dell’arbitro per un fallo avvenuto. Direttore di gara che insiste e richiama l’attenzione del mancino paesano, che, senza interrompere il palleggio (la sua passione da quanto gli riesce bene) e senza cambiare espressione ne proferendo alcuna parola, torna indietro alla stessa velocità, poggia la palla sui 9 metri e si piazza nella sua confort zone, la difesa! Voci di corridoio narrano che un avversario, infastidito, lo abbia rincorso durante questa simpatica gag come Willy il Coyote rincorrerebbe Beep Beep, ma può bastare anche così!

“GIO” PT 1 : Convocazioni del giovedì o venerdì in base all’estro del coach: ”allora vengono Tizio, Caio (magari), Sempronio, Qui, Quo, Qua e Giò. Se qualcuno non può venire, ha qualche problema o impegno lo dica ora o taccia per sempre” “Ci siamo coach!!!!” E così, coach Paxo e il presidentissimo Mario, davanti al pc, prima di un leggerissimo pranzo insieme, decidono di inserire i nomi convocati nella lista da presentare alla partita! “Tizio, Caio, Sempronio, etc….. Mario non si riesce a inserire Giovanni….. mi dà errore” “impossibile, solo se uno ha la visita medica scaduta non te lo fanno inserire” “Già” Fine della storia.

MENZIONE SPECIALE a SERGIONE, spettatore speciale, anzi, specialissimo della partita!

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 11a giornata di ritorno

Premio Pampolio: 11a giornata di ritorno

 

PAESE – MALO

Undicesima giornata di andata

Egregi signori e signore, duchi e duchesse, principi e princi-pesse che seguono questa rubrica di ceto altolocato, eccoci al giro di boa di questo girone d’inferno che Dante spostati proprio, più sugoso di una carbonara di chef Bettio e più ricco di Pampoliate di Paperon de Paperoni. Ad onor di cronaca un plauso encomiabile ai giovani avversari di cui mi piacerebbe narrare le eroiche gesta meritevoli di pagine e pagine di Pampolio, ma ahimè tal spazio è riservato solo ai giocatoronzi paesani. Prendetevi un paio di minuti per le ultime fatiche del girone d’andata, con finale a sopressa…pardon sorpresa!

“COMPAX” PT 5 : L’unione tra il giovane Compassi e il sapiente Paxo porta all’evoluzione definitiva, nel mondo dei pokemon sarebbe catalogato leggendario, ovvero COMPAX! Le gambe, la forza, l’energia e la resistenza (oddio non esageriamo) del primo combinati con la tecnica, la tattica, la furbizia del secondo dovrebbero creare una combo infermabile, ma a differenza delle favole qui non c’è il lieto fine. La prima fusione tra i due avviene il primo tempo; seconda fase del Paese e palla in mano a Paxo (che ci fa in campo? Ma soprattutto, che ci fa in seconda fase?) che di colpo si ferma, probabilmente per tirare fiato, fa una finta di sopracciglio e scarica la palla per il suo giovane e fidato pivot arrivato a rimorchio dalle retro via. Tutto sembra andare al meglio, il corridoio libero per il goal è lì davanti al buon Francesco che, all’ultimo, decide di giocare a bowling, si trasforma in palla e butta giù i birilli leggermente spostati (gli avversari). Strike leggendario, avversario a terra per uno degli sfondamenti d’impatto più spettacolari della pallamano. Paxo, ancora lucido e con qualche energia, lo consola e aspetta un nuovo momento per collaborare col suo giovane pivot. L’occasione arriva nel secondo tempo, partita in equilibrio con Paese che sta calando vistosamente il ritmo e si affida all’esperienza per fermare la rimonta avversaria. La palla è di nuovo in mano a Paxo, che punta un avversario, finge di passare al compagno e scarica la palla verso il pivot Francy in mezzo la difesa avversaria. La palla c’è, la palla non c’è, un effetto di magia alla Houdini che però confonde anche il buon Compax che un attimo sembra averla tra le mani e l’attimo dopo gli avversari sono in contropiede. Stavolta nessuna parola di conforto da parte di Paxo, in piena crisi di ossigeno, che brontola peggio dello stomaco di Sergione quando mangia messicano e tira giù tutti i santi impegnati a giocare a poker polacco in paradiso. Compassi mani di burro e Paxo addominali di marmellata, la nuova colazione dei campioni!

“GIO” e “BRESO” PT 3   : Ebbene si, la giornata duetti non finisce e ricorda un po’ il venerdì a Sanremo! Pallamano Paese che ha infatti intrapreso questa grande avventura nel genere delle collaborazioni con l’obiettivo di arrivare pian piano a performance del calibro di Grignani e Arisa o dei Modà e Le Vibrazioni, veri capisaldi della musica italiana che han commosso un po’ tutti. Ecco quindi che capitan Bracciola, detto il Muto, di cui in partita non abbiamo mai sentito la voce dagli anni 2000, decide di farsi coraggio e sceglie il giocatore in campo più bravo ad ascoltare, il buon Giò. Non che avessimo dubbi che la combo di queste due menti sopraffine portassero in cascina qualcosa di buono, ma il risultato è ancora peggio della premessa, o, come direbbe il buon Zambo (gran studioso di grammatica, storia dell’arte e filosofia), dell’incipit.

Dopo aver subito un goal dall’ala destra avversaria, destra di mano, sul primo palo, il nostro portierone decide infatti di analizzare la cosa con il caparbio e insuperabile difensore Giò, colpevole di aver chiuso un pò troppo sul terzino lasciando un pelino troppo spazio all’ala avversaria. Cosi, durante l’azione successiva in attacco degli avversari, Breso con tono pacato e impercettibile spiega a Giò la sua versione. Ma Giò che ha un deficit di attenzione o probabilmente gioca con le cuffiette è costretto a girarsi e ad avvicinarsi al compagno per capire cosa diamine stia succedendo. I due tra segni, parole, versi e quant’altro sembrano quasi capirsi per la gioia dei numerosi psicologi e psichiatri presenti al palazzetto. Un po’ meno gioiosi i compagni di squadra, la panchina, l’allenatore e i tifosi nel vedere l’avversario che senza fretta, bevendo anche una tisana e leggendo un libro, va a tirare nel lato dove dovrebbe difendere Gio e deposita il pallone in rete dove dovrebbe esserci a parare capitan Breso. Gio Gin e Breso Tonic, una miscela perfetta!

 

“SAMU ROSSI” e “ZAMBO” PT 1: Cos’hanno in comune un coccodrillo ed una giraffa? Un ananas ed un pompelmo? Samu e Zambo? All’apparenza i due non hanno somiglianze evidenti a parte appartenere alla stessa specie: eppure entrambi amano essere tamarri, ma uno predilige auto rumorose, pelliccia e capelli ossigenati mentre l’altro ha un debole per tatuaggi fantastici e dove trovarli in bella mostra, shottini e mucche. Entrambi amano le feste, ma uno è più attratto dal mixer e si sente il nuovo david guetta, l’altro dal mixology e si ispira a qualche bartender famoso tipo Lollodec. Uno ama l’odore dello scarico e il rumore assordante della marmitta, l’altro preferisce il muggito della stalla e quell’odorino inconfondibile di aria pura profumatissima di campagna. Insomma, sembrerebbero un po’ Tommy (pardon Tom) e Jerry, o più semplicemente can e gatto, ma qualcosa quest’oggi li rende più gemelli dei Parra (o, per i nostalgici romantici, delle gemelle Ashley e Mary-Kate Olsen). Ebbene sì, ciò che più li accomuna è la capacità di non ascoltare minimamente nessunissima indicazione di coach Paxo ma di annuire con la testa e fargli credere che loro sono a completa disposizione. Così il buon Zambo nel primo tempo, dopo il timeout, decide di voler giocare a prescindere e si presenta in campo come ottavo giocatore nonostante il coach gli abbia chiaramente detto di star fuori. Lapsus ripetuto dal buon Samu nel secondo tempo che, nel dubbio, chiede ai compagni più svegli (tra cui ovviamente Zambo per chiudere il cerchio) se lui è in campo. Risultato scontato, ancora in 8 in campo e coach Paxo che annuisce anche lui con la testa, tanto nessuno ci capisce un tubo!

MENZIONE SPECIALE a GABRIEL CACIOPPO, che riesce nell’impresa di comparire in questa rubrica senza mai aver disputato un match in prima squadra (che sia la più giovane comparsa?). Il nostro Gabrielito, futuro Pallone d’Oro del Pampolio alla Micheal Owen, ora in forza all’Under 17, ha tutte le carte in regole per potersi aggiudicare il premio nei prossimi anni e lo dimostra nel match della domenica della sua Under. Partita tiratissima contro il Jolly, Paese allunga nel finale e può chiudere la partita in una seconda fase veloce…. La palla arriva nelle mani dell’ala destra beniamino di grandi e piccini, gran salto e “cavassata” di altissimo livello. DIcesi “cavassata” un tiro molto forte schiacciato per terra che crea una sorte di buca nel terreno nell’impatto e che finisce di qualche metro sopra la traversa per la gioia sconfinata della giuria Pampolio presente in tribuna. Il nome “cavassata” deriva dal suo illustre creatore, uno dei giocatori più simbolici mai entrato nella Pallamano Paese, inventore del rigore a mulinello, amante della costata al sangue condita con litri di limone spremuto, l’unico ed inimitabile Samuel Cavassa!

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 10a giornata di andata

Premio Pampolio: 10a giornata di andata

 

POVEGLIANO – PAESE

Decima giornata di andata

Qualcuno, forse giustamente forse no, potrebbe essersi fatto distrarre dalle Finals del campionato mondiale di pallamano…. ma il Pampolio, vero intenditore di handball, ha preferito di gran lunga seguire la Pallamano Paese in terra veronese per una spumeggiante partita con il Povegliano. Ed ecco cosa ne è venuto fuori:

ZAMBO” pt  5 : Il Casanova di Paese, secondo latin lover biondo non naturale della squadra dopo Lollo che non sbaglia un colpo, ( o non batte un colpo, o non sbaglia un colpo di sole, chi lo sa….) decide di approfittare della domenica soleggiata e della trasferta per portare la dolce fidanzata a fare un giretto romantico nei pressi di Verona prima della partita. Dimostrando una maturità fuori dal comune di Paese, si ricorda perfino di avvisare il coach commosso il giorno prima che lui è autotuning-munito oltre che uomo d’altri tempi. Tutto procede da copione, alle ore 17.00 Nicolino arriva in palestra sorridente col suo zainetto pronto per dar spettacolo ma al suo fianco la dolce metà sembra alquanto infastidita. Cosa potrebbe essere andato storto? Si sono persi per Verona? Hanno preso il risotto con l’amarone pensando fosse amaro e invece era solo buono? Niente di tutto ciò, “Pompo nelle casse Zambo” da bravo mattiniero si è svegliato intorno a mezzogiorno, pronto per pranzare! Peccato che per andar a Verona un paio d’ore servano e che qualcuno lo stava aspettando da un bel pò per un bel tour romantico. Altro che Giulietta e Romeo, qua ci sta Giulietta e Babbeo! Niente giretto, una macchina in più per la trasferta più lunga ma Zambo “The Solution” sa come stemperare e risolvere la situazione amorosa: Luca monta davanti in macchina, morosa dietro, musica tamarra a pallettone e anche oggi si chiarisce domani!   

“LOLLO” pt  3  : Eccolo finalmente, il giocatore più amato dai fans giapponesi del Pampolio che di lui apprezzano la capacità espressiva del suo volto nell’esprimere i sentimenti. Lollo felice? Un bel sorriso a 36 denti! Lollo triste? Un bel sorriso a 36 denti! Lollo medio? Inutile che ve lo scrivo! Più monoespressivo di Albertone Tomba nel film cult Alex l’Ariete (record di incassi al contrario, una chicca da vedere con una giovane Michelle Hunziker nei panni di “Leva” in un thriller poliziesco senza paragoni), Lollo confida a coach Paxo che si sente in forma e che Pizzo ed un suo amico sono venuti esclusivamente per vederlo. Il coach ovviamente, sensibile e comprensivo, gli caccia un occhiolino e lo piazza in panchina. Nonostante la tentazione di non farlo proprio entrare solo per vedere come avrebbe reagito col suo amico, Paxo “il buono e il giusto” gli concede di scendere in campo dove non gioca neanche così male! L’episodio top della sua partita avviene nel secondo tempo, mancano circa 10 minuti alla fine e il Mister chiama il cambio a Samu….. Lollo intercetta per la prima volta qualcosa e incrocia (anche qui per la prima volta) lo sguardo del coach chiedendo se doveva uscire lui. Paxo fa cenno di no che ha chiamato Samu (che è li affianco) ma Lollo, che ricordiamo si sentiva in forma, insiste nell’indicarsi tant’è che alla fine Paxo, desideroso di finire la stupidissima gag, gli fa cenno di sì con la testa. Lollo esce, sorride; Paxo gli fa l’occhiolino, sorride; e tutti vissero felici e contenti!

“SAGGIORELLA” pt 3 : Come il Napoli in serie A, anche il buon Saggio guida la classifica Pampolio e a quanto pare non ha nessuna intenzione di scendere dal piedistallo. Anche in una giornata scarna (vuol dire priva, poca roba, non ghe ne ze, cosi anche Tommy e Luca possono capire) di episodi buffi, sono gli episodi buffi a trovare il buon Daniele senza che lui debba far fatica. Dopo aver scoperto che il suo scopo nella vita è difendere e che il suo nuovo idolo è Chiellini, come Giorgione sorride e gode a più non posso quando ferma gli avversari o impedisce di fare goal. Così, nel primo tempo, dopo aver fermato un attacco avversario, si prodiga in un balletto assurdo per dare sfogo alla sua felicità, un mix tra baby shark, waka waka e avicii che farebbe impallidire anche dj Zambo e McPizzo. Ma il Pampolio non si fa fregare e chiude un occhio alla ricerca di altri episodi eclatanti anche se la Saggiorella è in forma smagliante…. chiude il secondo occhio anche quando il buon Daniele si procura una bella botta in testa che lo intontisce più di un pugno in testa di Bud Spencer e lo costringe ad accomodarsi in panchina….che DIN DON DANiele abbia sbattuto la campana contro un’altra testa per vedere chi c’è la più dura? O voleva solo una vistosa fasciatura stile turbante come il suo idolo Chiellini? Pampolio che chiude il terzo occhio manco fosse Tensing (se non avete mai visto Dragon Ball è arrivato il momento di rimediare) quando il re del passaggio, Zinedine ZiDAN-DAN decide nel secondo tempo di lanciare uno dei suoi due compagni in contropiede servendo la palla esattamente nel mezzo per il solito facile recupero di un avversario (ormai non fa più scalpore questa mossa, è un po’ come l’hadoken di Ryu, la conoscono tutti! Che poi perché si chiama HadoKen se è di Ryu e non di Ken? Avrebbe più senso se si chiamasse hadoRyu no? Qulache fan di street fighter che me lo spieghi sotto dai).

Pampolio che non ha più occhi da chiudere e rimane estasiato quando, sempre nel secondo tempo, dopo un preciso e forte tiro del buon Ricky da posizione defilata in piena fronte/faccia/chi più ne ha più ne metta del povero portiere avversario, vede il Campionissimo Saggiorato raccogliere la ribattuta e scaraventare la palla in rete a porta vuota. Episodio che accade sul +10 da parte del nostro magnifico team ma che accende gli animi in campo: portiere avversario e capitano che protestano in maniera decisa contro l’arbitro per ottenere l’espulsione del povero Ricky che cerca invano di chiedere scusa per il tiro in faccia, danielino contento per il goal e arbitro che, alla Borghese, capovolge il risultato. Ferma la Saggiorella e lo sgrida dicendogli che non si tira in porta dopo un episodio del genere e che dovrebbe dargli due minuti (non si sa il perché), annulla il goal, non dice nulla al portiere avversario o a Ricky Meravilla e consegna la palla agli avversari. Quando Maometto non va alla montagna e la montagna che va da Daniele, predestinato.

“GIO” pt 1: In una giornata uggiosa e silenziosa d’inverno, il poeta Giò illumina d’immenso il palazzetto con un rutto di dimensioni bibliche in piena faccia al malcapitato pivot avversari. Bonjour finesse!

“SAMU BORDI.” pt  1 :  difficile trovare la nostra gazzella in questa rubrica, giocatore alquanto pulito che sbaglia poco o comunque quando pecca lo fa di nascosto e non si fa notare. In realtà anche sto giro la colpa è al 50% sua e l’altro 50% non si sa…… Time out avversario durante uno dei primi tempi più soporiferi della storia che a confronto Avatar è un film adrenalinico, Coach Paxo che ne approfitta per fare qualche cambio tra uno sbadiglio e l’altro: Samu, fuori che entra Lollo….. e mentre annuncia il cambio guarda un triste Samu Rossi che fa cenno di si con la testa e si accomoda in panchina. Il timeout finisce e il match riparte, manovra un po’ contratta degli avversari in fase d’attacco quando qualcuno dalla panchina esclama “ ma perché giochiamo uno in meno noi?” La cosa fa impensierire il coach che dubbioso si gira, guarda per bene la panchina finchè becca il buon Samu Bordi li pacifico seduto. “Cavolo fai là? (si può scrivere cazzo?)” Il buon Samu lo osserva perplesso, i due fanno finta di capirsi, via di corsa in campo e lieto fine assicurato. Come dite? I punti andrebbero al coach? O all’altro Samu? O a tutti e due? O a Lollo? Beh pure il Pampolio è in confusione e per solidarietà la colpa ricade tutta sul “bocia”! Spazio ai giovani

MENZIONE SPECIALE a PIZZO, stoico nel mettere la fuoriserie a disposizione del team per la trasferta più lunga del mondo dove ovviamente mancano i furgoni tutti matti. Elio cantava “come faranno quattro elefanti a stare in una 500….”, qui addirittura le bestie sono in 5 e l’auto è una micra. Poco male, subito alla partenza si cerca un disperato sorpasso sulla classica macchina davanti che va pianissimo ma che quando si vede superare non si sa perché accelera. I due, testa a testa in modalità Death Race, sono costretti a frenare di colpo per via del solito vecchietto brontolone che, in sella alla sua bici, decide di attraversare la strada a uno all’ora proprio poco prima dell’arrivo dei due bolidi di “fast ma non tropp and furios”. Il simpatico nonnino decide di fare anche una piccola sosta nel bel mezzo della strada, giusto il tempo per mandare a quel paese Pizzo Leclerc e la scuderia e facendo venire giù direttamente San Pietro per punirli.

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 6a giornata di andata

Premio Pampolio: 6a giornata di andata

 

ODERZO – PAESE

Sesta giornata di andata

Si lo so, è parecchio che non ci si vede caro Pampolio, precisamente da quel di Oderzo in una partita tutta matta vinta dagli avversari con merito ma gestita molto molto molto male da direttori di gara e da un commissario decisamente non in forma…… ma bando alle ciance e dopo terapie, psicologi, veterinari, stregoni e chi ne ha più ne metta per ripigliarsi (si scherza ovviamente) rieccoci qui a riprendere da dove ci eravamo lasciati!

PAXO PT 5: Ebbene si! Nemmeno io posso essere immune dal Pampolio, un premio puro e sincero quasi quanto i mondiali di calcio in Qatar! Eh eh questo è difficile da raccontare e ve lo narro in prima persona! Primo tempo, partita tirata, gli avversari partono meglio, poi li raggiungiamo e li superiamo con grande intensità, sono lì in piedi più concentrato del ragù di mia mamma a pensare a che pizza prendere post partita che la stagione del radicchio è partita ma l’ultima volta era un po’ amaro. Avvolto tra i miei dubbi esistenziali cammino avanti e indietro nell’area tecnica e ogni tanto cerco di capire chi schierare e come sistemare la difesa, cioè faccio proprio finta di far l’allenatore serio, quando uno dei due arbitri mi si avvicina ed estrae il cartellino giallo. Rimango un attimino perplesso e l’unica motivazione che mi viene in mente è che l’arbitro sia un venditore di radicchio, che mi abbia letto nel pensiero e che mi ammonisce come consiglio a prendere la pizza giusta. Stranito facendo il gesto con la mano tipo “maaaaa perchè? ” lo guardo e con tono pacato ma infastidito chiedo gentilmente il motivo di tale provvedimento. Più perplesso e stranito di me e alquanto spaventato dalla mia possibile reazione si avvicina e a bassa voce mi dice all’orecchio (in stile Cassano quando parlava in campo con tutti per non farsi sgamare dalle telecamere) che gliel’ha detto il commissario, che non sa perché e mi rasserena che lui non mi avrebbe mai ammonito. Forse ha detto anche tocco blu e non gioco più ma forse ricordo male.  Ne deduco che arbitri e commissario stanno giocando al telefono senza fili, uno dice all’altro “che bel cappotto giallo”, l’altro dice “ il Paese gioca in nero e giallo” e l’ultimo capisce “dai al coach un giallo”…. Dopo aver ingerito un’intera pianta di camomilla per calmarmi e fatto passare qualche minuto, affronto il confuso commissario che non si capisce molto bene con il tavolo che chiameremo “malandrino” in onore di Achille Lauro e con i due minuti di esclusione degli avversari i quali entrano ed escono in completa anarchia. Nel ricordargli che un avversario è entrato un minuto prima del previsto (nel video della partita è lampante) e che per una volta me ne son accorto riesco a beccarmi uno “stai zitto torna al tuo posto” più numerose insolenze dal tavolo che mi giudica in malafede… Per carità, sono più stinco di maiale che stinco di santo, ma se proprio serve fare sti sotterfugi almeno fateli bene e non fatevi sgamare! Vabbè, mi sono dilungato, ovviamente tutto procede normalmente senza lieto fine per noi: avversari impuniti, tavolo gonfio di aver il commissario dalla loro e io che capisco di valere meno del due di picche e torno a pensare alla pizza. Ah, dimenticavo il giallo: “ ti è stato dato giallo perché alcuni giocatori si sono alzati dalla panchina per festeggiare un goal”. 5 punti sacrosanti per me, nessuna obiezione giudice!

PESCIONE 3 PT: Vi svelo l’equazione segreta: Pescione sta al Pampolio come il Brasile sta ai mondiali di calcio degli ultimi 20 anni! Ebbene si, parte sempre tra i favoriti, propone un gioco spumeggiante, o si ama o si odia e alla fine, per qualche motivo, non porta a casa la coppa! Ma passiamo al fattaccio che porta il nostro Mattia a pigliare 3 punticini freschi freschi! Secondo tempo, Oderzo cerca di sorprendere Paese in una seconda fase, il velocista Pesce intuisce le intenzioni avversarie e si precipita sul pallone impossessandone. L’avversario però non molla la presa, è lì attaccato, con una mossa degna di Bruce Lee intontisce il povero Pescione che prova a divincolarsi ma l’avversario è cintura nera di scorrettezze e con una mossa sicuramente insegnatagli da Steven Seagal gli strappa un pezzo di maglia e si rimpadronisce della palla. Meno male che interviene il direttore di gara che ha il pieno controllo della gara a sdrammatizzare il tutto chiamando il fallo a favore di Oderzo mentre il nostro Mattia mai visto così agitato prova a rinsanire l’arbitro mostrandogli il pezzo di maglia.  Come si dice in Toscana, “Becco e bastonato”! 

COMPASSI 1 PT: Giovane talento del Pampolio, riesce sempre a stupirci anche giocando pochi minuti. Entra nel finale per dare forze fresche carico come una molla, difende bene su un avversario e si posiziona in attacco speranzoso di ricevere una palla dai compagni che vedono il pivot come un oggetto misterioso. Ma il nostro compax è baciato dalla dea bendata, tiro forte di Luca che il portiere avversario riesce a respingere con una semispaccata degna di Benji (l’amico di Holly, non di Fede) e palla che arriva in mano al nostro Francy. Controlla per bene il pallone, salto a due piedi, nessuno lo ostacola, portiere a terra dopo una portentosa parata, porta semivuota, tiro e…….. niente, colpisce il portiere a terra che non sa se esultare o ringraziare. Forse un brutto colpo per lo score personale di goals, ma punto d’oro strameritato al Pampolio!

MENZIONE SPECIALE al mio caro amico Brugno, che abbandona figli e famiglia per venire a vedere i suoi ex compagni di squadra, sia da una parte che dall’altra!

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 9a giornata di andata

Premio Pampolio: 9a giornata di andata

 

PAESE – QUINTO VICENTINO

Nona giornata di andata

Si lo so che il Pampolio è fermo da un po’ e manca qualche partita, in breve tempo verrà aggiornato il tutto ma intanto soffermiamoci sugli ultimi giorni e sulla vittoria casalinga di una sola rete in una piacevole e assolutamente poco stressante partita combattuta contro il Quinto Vicentino. Ah no scusate stavo per fare la cronaca della partita, ma tanto il palazzetto era ancora una volta pieno (GRAZIE!!!) quindi bene o male l’han vista tutti! Passiamo alle cose serie……

“SAGGIORELLA” pt  5 : Il nuovo anno porta una consapevolezza nuova nel nostro Daniele, più maturo, meno emotivo, sempre pronto a ragionare e a dispensare calma, mai una lamentela…. Dopo aver passato le vacanze invernali nella stanza dello spirito e del tempo ad affinare la difesa insieme a Vegeta, Chuck Norris e Andromeda dei cavalieri dello zodiaco (dovevano andare anche Zambo e Luchino ma son arrivati troppo tardi ad occhio), Dani dimostra tutte le sue nuove tecniche di lotta e la capacità di difendere ogni avversario in ogni parte del campo, cosa che fa ingolosire non poco coach Paxo che lo usa come Gigi la Trottola, un pòpò di qua e un pòpò di là.  La sua trasformazione da anatroccolo nero in cigno bianco detto anche Crystal si manifesta in particolare in due episodi: siamo nel primo tempo, Dani viene buttato nella mischia per dare linfa alla difesa e centimetri in attacco (suona male ma ormai l’ho scritta). Ed è proprio in difesa, in una delle sue prime azioni di gioco, che la Saggiorella costringe l’avversario ad imbucarsi nell’angolo manco fosse una partita di biliardo, lo disturba con una delle sue nuovissime skills senza far fallo e gli scippa il pallone manco fosse un borseggiatore a Barcellona (evito di scrivere città italiane và)…. Coach Paxo è lì a pochi metri dal suo giocatore, estasiato sta per esaltarlo e dirgli tutto il bene che gli vuole per quella palla recuperata. Ma Dani ha potenziato solo la difesa, il pallone in mano scotta troppo cosi decide di tenerlo per pochi decimi di secondo e lanciarlo alla cieca verso la metà campo avversaria dove secondo lui avrebbe visto il compagno di squadra Samu la Lepre. Palla comodamente in mano ad un avversario meravigliato da tanta bontà, Paese che rimane in difesa e coach che non è riuscito nemmeno a finire di dire bravo che la Saggiorella ne ha già combinato una delle sue.

A rafforzare i 5 punti di oggi e a chiudere la pratica Pampolio ci pensa qualche minuto più tardi in un altro siparietto con il suo coach! Rigore per Paese, Paxo lo chiama al volo per un cambio visto che è il più vicino alla panchina in quel momento per far entrare Jack addetto all’esecuzione del rigore…. Sbuffata palese, cambio volante e sequela di lamentele verso il coach “son appena entrato, che cavolo mi sostituisci…. Cosa ho fatto di male…. Non posso fare neanche un errore che subito mi sostituisci Bla bla bla” mentre Paxo prova ad ignorarlo e cerca di spostarlo per vedere se facciamo goal su rigore… Goal, cambio di nuovo tra i due giocatori, faccia della Saggiorella tipo “Ah ops” e tutto che procede come sempre; con consapevolezza, calma, testa, maturità…

 

“GIGIO” pt  3: “A gennaio torno….” Questo l’ultimo messaggio (o minaccia) che ci aveva lasciato Gigio tanto tempo fa prima di intraprendere la sua avventura verso il Monte Fato insieme ad una strana compagnia formata da uno stregone, un elfo, un paio di reali ma non britannici, cinque amici non troppo alti e lui con la sua mania per l’ascia. Non sappiamo bene se sia andato a sciare o a bersi grappette in rifugio in sto Monte Fato, ma da come è tornato mi sa che il Monte era Fato Male.

Anelli a parte, Gigio porta tutta la sua esperienza e la sua proverbiale furbizia a disposizione di Coach Paxo, sollevato di averlo in panchina contro una squadra di vecchi volponi come il Quinto Vicentino. Siamo nel primo tempo, i bad boys paesani sono partiti forte ma si sono inceppati subendo la rimonta degli avversari, serve una scossa, serve uno che dia un po’ di ordine in campo, che diriga la difesa e che coordini l’attacco….. serve uno che ha superato mille battaglie, l’ultimo dei MohiNani…. Serve Gigio!

Si scalda brevemente le brevi braccia, entra a primo in difesa, dà una mini indicazione al compagno vicino…. gli avversari intanto attaccano con uno scalare verso l’ala che riceve, va per saltare….. Gigio chiude con i suoi 250 anni di esperienza sul campo…. Rigore ed esclusione per due minuti contro, neanche il tempo di chiamare una giocata in attacco che si ritrova riseduto in panchina per la gioia del coach! 15 secondi da vero veterNano, bentornato Gi!   

“LUCACCO” pt 1: Regala un finale thriller a tutti i presenti in palestra: Paese sopra di 2 reti con possesso palla, mancano circa 30 secondi alla fine della partita, gli avversari han capito che la partita è persa, Paese ha capito che la partita è vinta, gli arbitri han capito che la partita è finita, il pubblico è pronto ad applaudire la squadra e in panchina si tira un sospiro di sollievo. Insomma, tutti han capito tutto tranne lui, il Pippo Inzaghi dei poveri, bomber di razza che ignora tutti i segnali sopracitati, che non guarda il tabellone, che non ascolta le urla “FERMOOOO” e “NOOOOO” perché il goal è l’unica cosa che conta e in un baleno tira una ciofeca in porta che il portiere avversario neutralizza, azione di rimessa e avversari increduli  a -1 con 10 secondi sul cronometro. Taci che poi la palla non è arrivata a Zambo, precipitatosi a metà campo per provare ad emulare il compagno, con tutti in panchina a rischio infarto.

“ZAMBO” pt 1: Eminem Zarro Zambo si presenta in palestra con i capelli tinti biondi quasi platino ma più platano e qualche sbavatura, lavoro fatto con estrema cura e precisione dall’amico becchino che nel tempo libero beve spritz e colora capelli esattamente in quest’ordine. Di solito il pampolio non si fa infinocchiare da questi tentativi subdoli per pigliare punti (anche se un po’ funzionano eh) e in attesa di vedere Matteo il rosso con i capelli blu, Sergione con i capelli rosa e Lollo con una fidanzata dona comunque un punticino all’esplosivo biondino. Ad avvalorare tale scelta un altro bellissimo episodio di comprensione tra coach e giocatori: passivo in attacco, ci mancano due passaggi, coach che chiama il tiro di Daniele dai nove metri su punizione, la squadra come sempre ascolta il consiglio, pallone a Zambo, tiro più brutto e debole di un gintonic preparato da Lollo e si va a professare calma, gioco, testa e blablabla.

MENZIONE SPECIALE all’efficienza della dirigenza della Pallamano Paese, trasformatasi per l’occasione in un team di asciugatori del campo muniti di straccetto personale per permetterci di giocare a pallamano e non a pallanuoto.

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 6a giornata di andata

Premio Pampolio: 6a giornata di andata

 

CELLINI PADOVA – PAESE

Sesta giornata di andata

Cosa potrebbe essere successo in una trasferta a Padova di domenica sera? Non ci resta che scoprirlo:

“JACKINO” PT 5: Il nome più gettonato della pallamano Paese è Giacomo con tre elementi di spicco nella nostra classifica Pampolio: leggenda narra che la società ha vietato le iscrizioni giovanili per i prossimi 5 anni per tutti coloro che si chiamano Giacomo. Non è cattiveria, è solo un autentico bisogno di disintossicazione da un nome che fa paura e un invito alle famiglie di pensarci bene prima di usare quel nome!

Ma passiamo alle cose serie, anzi serissime, quasi quanto l’espressione di Jackino, il nostro mancino arrivato dal basket che a Padova entra in partita nel secondo tempo. Periodo complicato per il nostro globetrotter che non riesce ad allenarsi granché ma approfitta di un confuso Pesce per venire in trasferta e giocarsi le sue carte da poker polacco (chi sa… sa).

L’episodio chiave arriva durante un attacco per Paese, azione un po’ turbolenta che finisce nelle mani del nostro giovane giocatore…. Punta il difensore, riceve a detta sua un mezzo pugno che lo tramortisce e l’arbitro, in palestra più per far “bella ma non troppa” presenza che altro, decide senza grossi motivi di chiamare fallo in attacco per Jackino…. Dal simpatico Jack Black all’inquietante Jack Nicholson ci vuole un secondo, ed ecco la trasformazione più emozionante dopo quella di Goku in Supersayan.

Jackino Cola infatti, ancora con la palla in mano, cambia espressione e perfino i capelli si agitano (ma purtroppo non diventano biondi), decide di scaraventare il pallone in aria con gesto di schifo nei confronti del direttore di gara che a modo suo lo insegue e gli fa segno dei due minuti di esclusione. Ma durante la trasformazione più toccante dopo quella di pikachu in raichu o da bisame a basame, il nostro jack si è completamente dimenticato ogni regola di gioco e, oltre a buttar via la palla in maniera scenografica, decide di tornare bellamente in difesa senza cagare minimamente le gestualità dell’arbitro che continua a fischiettare e a fare sto gesto strano delle due dita. Nemmeno un agitato pubblico che continua ad urlare “rosso” lo scalfisce, ma qui si può capire il dubbio visto che “Matte the Red” era in quel momento in campo e quindi chiunque avrebbe pensato che ce l’avessero con lui.

Taci che coach Paxo non è sprovveduto come Lollo e, richiamandolo in panchina per una finta sostituzione, riesce finalmente a far uscire Jack lo Squartatore smemorato dal campo. Tutto e bene quel che finisce bene, buona la prima per Jackino Stockton, un tiro da 3 e 2 liberi per lui al Pampolio! 

“LUCACCO” PT 3: Continua il momento d’oro per il ragazzo senza codino, che fa goal e piglia pure punti, una combo che non si vede spesso qui. Probabilmente ispirato dal silenzioso e rilassante viaggio in auto a pochi centimetri da terra con gli amici Zambo- Tune e CustomLollo, Lucacco sembra avere una marcia in più e uno scarico più grosso rispetto agli avversari. Cosi, probabilmente alimentato dal Nos (se non sapete cos’è non avete mai visto nessun Fast and Furious nella vostra vita e non so come aiutarvi) fregato dalla macchina di Zambo, eccolo scattare in una seconda fase micidiale. Il difensore padovano prova a rimanere in scia, a raggiungerlo e a stargli sotto, ma la Lucar ha troppi cavalli e lo stacca nei metri finali, quelli che servono per ricevere palla, andare verso il portiere, saltare e spaccare la porta! Peccato che il tonto biondo non sappia minimamente controllare il nuovo assetto e, calcolando malissimo le distanze e la lunghezza del salto proporzionato alla rincorsa (lo so sembra una formula matematica) finisca schiantato in malo modo addosso al palo. Scena veramente esilarante e nessuna preoccupazione per il team Pallamano Paese visto che tutti sanno che Luca ha mangiato il frutto Gom Gom, che rende il suo corpo di gomma e che lo farà diventare il re dei pirati insieme alla sua ciurma.

“COMPAX” PT 1: Se fosse un cartone animato Francesco sarebbe Ralph Spaccatutto, un tenero gigante con la faccia buona costretto a fare il “cattivo”. Peccato che nella vita reale nessuno abbia obbligato Compax a dover fare “il cattivo” e non è nemmeno molto bravo a farlo, ma lui non lo sa e a Padova, sul +13 per Paese e partita già archiviata, riesce a prendere due minuti di esclusione piuttosto buffi! Come? Francy Spaccatutto carica i muscoli e dà un bello spintone al povero malcapitato che si trova davanti…. Avversario che vola come un aereoplanino di carta e arbitro indeciso sul da farsi che chiama fallo ma incredibilmente perdona il gesto irruento. Da qui la vita ci insegna che ci sono due vie: la via sportiva della saggezza misto furbizia, dove è lecito capire che sei stato graziato e facendo finta di nulla cerchi di non farti più vedere dall’arbitro per qualche minuto in modo che si dimentichi di te…… o la via Compassi, dove in uno status di beata ignoranza 10 secondi dopo fai un’ altra uscita sull’attaccante, ottimo placcaggio e schienata a terra che Hulk Hogan (volevo scrivere Rey Mysterio con la 619 ma mi sa che nessuno sa nulla di wrestling) spostati proprio. Inevitabili questo giro i sacrosanti due minuti con Francy che, ritornato un tenero cucciolo dopo la sfuriata, china il capo e chiede scusa all’arbitro dandogli pienamente ragione e, a differenza di Jackino, corre veloce verso la panchina.

MENZIONE SPECIALE a Pescione, che nonostante la convocazione pensa bene di rimanere a casa sotto le coperte a finire la quarta stagione di “una mamma per amica”! Non si capisce granché se sia malato, se abbia il covid, se sia intrappolato in un pozzo o se sia stato rapito dagli alieni. L’unica cosa sicura è che il giorno dopo, il lunedì, si presenta regolarmente in palestra a fare allenamento. Pescione come l’uomo tigre, “misteriosa la sua identità è un segreto che nessuno sa”……

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 5a giornata di andata

Premio Pampolio: 5a giornata di andata

 

PAESE – TORRI

Quinta giornata di andata

Dopo la performance straordinaria di Vicenza, purtroppo Paese – Torri è stata una bella partita e gli episodi di cagate pazzesche sono veramente al minimo termine… ma vediamo cos’ha scovato l’occhio del Pampolio:

“DAMIANONE” 5 PT: Raro vedere il nostro lungaccione in questa rubrica vista la sua propensione a fare poche cose e a farle bene. Ed infatti quando entra in classifica Pampolio lo fa nella maniera migliore, con 5 punti frutto di due episodi meravigliosi. Il primo, durante il secondo tempo di una partita tirata quasi quanto la maglietta di Sergione post cena di costate, lo vede sperimentare la brezza di una simulazione per la quale è in lizza per il premio Neymar 2022/23! Paese recupera palla e parte con una seconda fase confusionaria, un giocatore del Torri prova a bloccare l’azione…. La palla è in mano a Damiano, in campo il più anziano, di capelli castano, uno zio australiano, nato probabilmente a Conegliano, gli piace suonare il piano, nipote del fotografo Giuliano, sport pallamano, parente alla lontana anche del Nano, a Komodo c’è il varano! Dicevamo che la palla è in mano a Dami, che supera agevolmente l’avversario che con un braccio prova a fermarlo, troppa la forza dirompente del nostro terzino che però, un metro dopo, si ricorda di quando da piccolo si divertiva a giocare ai cowboy (ora invece è più concentrato sulle mucche), di quando faceva dei veri e propri finti duelli tra pistoleri nei quali lui faceva sempre quello che veniva colpito. Eccolo quindi capitolare in grande stile per terra, il finto proiettile l’ha centrato in pieno e come un vero stuntman rimane a terra stecchito tra le risate un po’ di tutti! Indovinate chi ha messo gli occhi su di lui per un nuovo film western? Proprio lui, il nostro regista ultrapremiato, la Saggiorella!

Nel postpartita invece, dopo un paio di spritz e di birrette decide di stemperare la tensione a cena e di salvare il soldato Ricky seduto a fianco a lui coinvolto suo malgrado da un simpatico vecchietto che si era portato il karaoke a cena e obbligava i commensali a cantare canzoni casuali. Ricky infatti, più timido di un coniglietto, si ritrova il molesto signore alle spalle che gli offre il suo microfono (Lollo non trovarci doppi sensi mi raccomando!)… Panico Ricky passa un paio di secondi più imbarazzato dell’Argentina che perde con l’Arabia Saudita e poi, Damiano, professione eroe, afferra il microfono, si alza in piedi, stecca un paio di note e si esibisce in una performance canora da brividi a squarciagola che fa abbassare la cresta pure al simpatico vecchietto.  Folla in delirio, dopo i Maneskin anche la Pallamano Paese ha il suo frontman Damiano!

“LUCACCO” 3 PT: Periodo di forma stratosferica per il nostro Luchino, che, nonostante gli abbiano tagliato il codino come a Goku, non ha perso i suoi poteri e anzi, dopo 6 anni di pallamano, ha finalmente imparato a tirare di rimbalzo, che a sorpresa sembrerebbe più efficace di tirar fortissimo sui muri della palestra! Ma tralasciamo la partita per un memorabile postpartita, che, oltre un karaoke e una tombola improvvisata da veri giovani, vede il nostro Luca dover fare una scelta, come se fosse davanti ad un Bivio (dovete leggerlo come farebbe Enrico Ruggeri, il conduttore del programma televisivo preferito dal mio amico Mitch).

Il bomber di giornata vede da una parte i suoi amici far macchinata per andare in un noto locale trevigiano a ballare dove però la serata costa ben 25 euro e dall’altra un comodo divano dove riposarsi dopo una partita che ha tolto parecchie energie….. Che fare? Per sua fortuna nei paraggi si trova il sapiente coach Paxo, perenne fonte di ispirazione che sa sempre cosa fare ed elimina tutti i dubbi esclamando “si va a far festa da Manny” e fa salire in un’improbabile macchinata capitan Breso, Bomber Lucacco (che è un Lukaku più bianchiccio) e la responsabile degli approvvigionamenti Vale Flag.

Da notare che Manny non è il nome di un locale, bensì di un fantastico tifoso che quel giorno compiva 18 o 19 anni e faceva un bel party lì vicino al quale i suoi amici più stretti nonché giocatori erano invitati e presenti ( i soliti Mc Zambo, PizzoPazzo, Lollodrink, BevochemepassaTom, i fratelli JegerSam e BombJack e con la partecipazione speciale di SorrisonePesce).

Ecco diciamo che coach Paxo non era propriamente tra gli invitati (forse era sfuggito l’invito ufficiale, ti perdono Manny tranquillo!), ma, chiesta la posizione della festa alla talpa di fiducia, ecco la scintillante auto irrompere al party! Dopo aver salutato i compagni di squadra (o quello che ne rimaneva) ecco arrivare un simpatico ragazzetto con gli occhiali che si avvicina al nostro Luca ed esclama “ciao Cacco!!!!”…. Luchino lo guarda perplesso e in tono piuttosto indifferente risponde “Ciao…. Ma chi sei?” “ehm… sono Manny” con i presenti che scoppiano in una fragorosa risata! Lucacco, il divin codino, 3 punti!

“MATTEO THE RED” 1 PT: Bella prova del nostro portierone dalle chiare origini irlandesi che decide di festeggiare dieci minuti di imbattibilità invitando alcuni amici, ma soprattutto amiche, a cena con parte della squadra (i soliti che son stanco di scrivere devono andar al festino di Manny alle 20.30 tipo che fan bollire la pasta zio pera!)

Subito adocchiate da tutta la squadra, le due fanciulle vengono catapultate in una serata trash d’altri tempi e probabilmente non le vedremo mai più, ma, abituati a uomini, animali e trattori, più di qualcuno fa il pensierino “Hai capito il Matte, questo birichino”! Nessuno, un po’ per timidezza, ma soprattutto per la reazione che potrebbe avere il nostro matteorosso (tutti sappiamo che “el pi bon dei rossi ga copà so pare” che tradotto sarebbe “il più buono dei rossi ha ucciso suo padre” per gli amici non veneti) si espone con le ragazze o interrompono la “romantica” cenetta. Nessuno tranne coach Paxo che, a fine cena, forte del suo ruolo di Mister, piazza qualche battutina e invita il gruppetto a seguirli alla famosa festa di Manny (ovviamente non aveva letto il messaggio della sua spia con scritto “puoi venire alla festa ma non portar gente”).

Rimbalzato dal buon Matteo che probabilmente aveva altri loschi piani, ci si appresta a salutarsi quando arriva la nostra addetta agli approvvigionamenti, la Vale Flag, che, armata di curiosità femminile, provoca in maniera innocua un po’ il nostro portierone chiedendo chi fossero le due ragazze e se qualcuna era magari lì per lui…. Sguardo infuocato stile charizard di Red Matt che con un perentorio “Giù le mani” smorza ogni possibile discorso e pietrifica la povera Vale Flag.  Giù le mani gente, in città c’è un nuovo sceriffo, Calamity Matt!

Menzione speciale al tavolo e ai nostri cari Oscar e Andrea che ci portano in un’atmosfera da brividi, stile una cena col delitto, in cui ancora oggi non si sa chi è il colpevole e cosa possa essere successo. Si sono adoperate le più importanti agenzie segrete del mondo per risolvere il misterioso enigma… CIA, CSI MIAMI, X-FILES, persino i GHOSTBUSTERS e SCOOBY DOO stanno analizzando ogni dettaglio per capire come il nostro Samu abbia potuto prendere due minuti di esclusione, segnato nel referto, ad inizio secondo tempo visto che non ha giocato neanche un minuto… poteri paranormali girano a Padernello, siete avvisati!

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese