CELLINI PADOVA – PAESE

Seconda giornata di ritorno

 Ebbene si diamo i numeri; dopo ben 5 trasferte su 7 di qui 4 consecutive la Pallamano Paese decide di far entrare il Covid nella propria società come sponsor, senza allenarsi rinvia la partita in casa con Povegliano per rischio contagio fatale e si ritrova con qualche assenza ad (udite udite) affrontare un’altra trasferta per probabilmente il record di partite giocate fuori casa consecutivamente nella storia di questo sport! Ma passiamo alle cose serie:

ZAMBO PUNTI 10: A memoria una delle più grandi cagate mai viste e vissute in un campo di pallamano, tant’è che in via del tutto eccezionale i punti non sono 5 ma 10 anche se per molti addetti in sala stampa del Pampolio il premio è già nelle sue mani…. E a proposito di mani, chi è che ha una mano sana e l’altra no dopo Cellini? Vi giuro vorrei raccontarvi l’accaduto con enfasi, suspance e un po’ di romanzo ma non ci riesco, ogni volta che ci penso mi esce un brufolo acido dal nervoso.

Quindi ve la butto cosi, nuda e cruda come un qualsiasi programma di sopravvivenza su Dmax: Zambo si è fratturato la mano destra dando un pugno alla panchina. Punto. Contro i penultimi in classifica…. Sopra di qualche goal…. Zambo si frattura la mano destra dando un pugno alla panchina per il nervoso e finisce così la sua stagione, cosi de botto! Vorrei scrivere che il rapporto con l’arbitro non era proprio idilliaco e che la performance dei direttori di gara era “chiamiamola così” alquanto confusa (vedere sezione su Luca Cacco qui sotto); vorrei potervi dire che l’esclusione di due muniti ricevuti da “NICOLA flagello di Dio” potevano anche non esserci, che l’ala destra avversaria non era propriamente coordinata al momento della chiusura di ZAMBO RAMBO, vorrei con tutto il cuore dirvi che qualsiasi atleta avrebbe fatto lo stesso ma non è così. Uniamo le mani (per chi le ha intere) e facciamo una preghierina insieme affinché il demone che vive dentro al nostro irascibile compagno possa abbandonarlo e fargli così vivere una vita serena ,senza traumi, alla “Lollo” insomma! Memorabile anche il post partita con gita di squadra (dopo la pizzata sia chiaro) in quel di Castelfranco per portare mani d’acciaio in ospedale, ma qua diventa lunga da raccontare! Qua la mano Zambo, batti cinque!  

TOMMY PUNTI 3: Tommy detto Casper per il suo colorito chiaro ma soprattutto per la sua capacità di sparire in campo e non farsi notare dai suoi compagni non commette chissà quali errori durante la partita. O forse si, ma il suo potere speciale dell’invisibilità è talmente sviluppato che nessuno lo riesce a beccare in fragrante. E nel dopopartita che diventa protagonista assoluto, quando il compare Samu decide di andare a prendere le ragazze (tra cui la presunta “morosa” del buon tommy) per la suggestiva gita a Castelfranco e lui, l’impavido pivot paesano, decide di finire con calma la cena per poi montare in furgone con i rimasugli del team e Manona Zambo. Il rude Tommy, l’uomo che non deve chiedere mai, rincara la dose sedendosi distante al bar dalla fanciulla desiderosa di affetto, e conclude rimontando in furgone per il ritorno abbandonandola al suo destino. Prima di scendere dal furgone due sono i quesiti posti dal capospedizione alias il sottoscritto: la prima domanda chiedeva se andava tutto bene con la sua dolce metà, se avevano litigato bla bla bla. Risposta che De Niro spostati proprio: Va bene così, nessun problema e sorrisino malizioso. La seconda domanda riguardava invece il borsone che non era in furgone….già dov’era il borsone di Tommy? La risposta è quasi scontata, in macchina di Samu ovviamente, a far compagnia alla morosa! Idolo

SAMU ROSSI PUNTI 1: Il metronomo della squadra, colui che detta i tempi, il Jorginho paesano per intenderci…. Quello che non spicca per velocità o per doti balistiche, ma quello che dà ordine e sicurezza! Samu l’affidabile a Padova, probabilmente contagiato dal demone di Zambo, perde ogni certezza del suo essere e in 2 minuti di partita riesce a farsi intercettare il pallone, tra cui uno a due mani, dai temibili ma non troppo avversari padovani che volano in contropiede. Si lo so sembra una cosa da poco conto, ma è come se Cannavaro al Mondiale del 2006 avesse perso un contrasto, o come se l’italrugby vincesse una partita con la Francia, o come se la Diletta Leotta uscisse con Lollo….. Ok forse esempi esagerati, rimaniamo in casa nostra, dove ci sono delle certezze: Jack che sbaglia un rigore, Cavallin che sbaglia il contropiede, Cacco che non la passa la palla al pivot, Bibita che fa volare qualche avversario, Lollo che sorride, Pizzo che è senza fiato dopo 10 minuti, Gigio che ferma l’allenamento per spiegare invano delle cose a qualcuno, etc etc…. Ecco, la vita è fatta da certezze, una delle quali era che Samu è affidabile e non perde mai la palla…. Da oggi non più, il pampolio ringrazia, coach Paxo un po’ meno!

LUCA CACCO PUNTI 1: il nostro “cecchino” capace di far venire mal di pancia al portiere avversario da quante volte lo centra (che sia colpa sua la menzione speciale?) partecipa senza volerlo ad una delle scene più comiche del panorama pallamanistico italiano. Partita iniziata da mezzo minuto, Paese recupera la palla in difesa e riparte veloce con Zambo che punta dritto alla porta avversaria. Accanto a lui si precipita il fido scudiero Cacco pronto a dar sostegno, un po’ come Barone fece con Pippo Inzaghi nell’ormai lontano 2006, e come allora ZamboInzaghi decide di proseguire dritto senza troppo badare alla treccina bionda paesana. Ma ecco spuntare un valoroso difensore lanciere padovano che si getta di peso sul malcapitato Zambo; placcaggio che va a buon fine e giocatore paesano che viene scaraventato proprio addosso al prode Cacco che era lì pronto a dar na mano come Sancho Panza con Don Chisciotte. Arriva quindi il deciso fischio del direttore di gara di cui non faremo il nome perché non lo sappiamo proprio, si avvicina di scatto ai 3 giocatori e con aria minacciosa dà i due minuti di esclusione a…. Luchino Cacco!!!!! Tra lo stupore, sconforto e le grasse risate dei presenti, faccio notare all’illustre direttore di gara che siamo in una palestra, che sta arbitrando e che essendo in attacco facciamo fatica a farci fallo da soli, lui con sguardo assente si scusa confidando che non ha una bella giornata (ma va???), ritira l’esclusione al nostro giocatore ma poi non ricordandosi più a chi avrebbe dovuto darli opta per “finta da pomi” e fa proseguire l’incontro! Arbitro confuso e un punticino a Luchino che passava di là, al posto giusto al momento giusto (per il Pampolio ovviamente)!

MENZIONE SPECIALE al portiere avversario, autore di una grande partita che purtroppo per lui nessuno ricorderà. Già perché entra nei nostri cuori e di tutti i presenti per una fuga a chiappe strette dopo aver implorato il proprio allenatore di chiamare il time out, con nessuno delle due squadre che ha niente da dirsi, arbitri che aspettano invano a centrocampo il ritorno del portier prodigo ma lui non torna….. e ce lo immaginiamo lì, seduto sulla tazza a scaricare la tensione, e il resto fottesega! Mitico

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

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