Premio Pampolio: 11a giornata di ritorno

Premio Pampolio: 11a giornata di ritorno

 

PAESE – MALO

Undicesima giornata di andata

Egregi signori e signore, duchi e duchesse, principi e princi-pesse che seguono questa rubrica di ceto altolocato, eccoci al giro di boa di questo girone d’inferno che Dante spostati proprio, più sugoso di una carbonara di chef Bettio e più ricco di Pampoliate di Paperon de Paperoni. Ad onor di cronaca un plauso encomiabile ai giovani avversari di cui mi piacerebbe narrare le eroiche gesta meritevoli di pagine e pagine di Pampolio, ma ahimè tal spazio è riservato solo ai giocatoronzi paesani. Prendetevi un paio di minuti per le ultime fatiche del girone d’andata, con finale a sopressa…pardon sorpresa!

“COMPAX” PT 5 : L’unione tra il giovane Compassi e il sapiente Paxo porta all’evoluzione definitiva, nel mondo dei pokemon sarebbe catalogato leggendario, ovvero COMPAX! Le gambe, la forza, l’energia e la resistenza (oddio non esageriamo) del primo combinati con la tecnica, la tattica, la furbizia del secondo dovrebbero creare una combo infermabile, ma a differenza delle favole qui non c’è il lieto fine. La prima fusione tra i due avviene il primo tempo; seconda fase del Paese e palla in mano a Paxo (che ci fa in campo? Ma soprattutto, che ci fa in seconda fase?) che di colpo si ferma, probabilmente per tirare fiato, fa una finta di sopracciglio e scarica la palla per il suo giovane e fidato pivot arrivato a rimorchio dalle retro via. Tutto sembra andare al meglio, il corridoio libero per il goal è lì davanti al buon Francesco che, all’ultimo, decide di giocare a bowling, si trasforma in palla e butta giù i birilli leggermente spostati (gli avversari). Strike leggendario, avversario a terra per uno degli sfondamenti d’impatto più spettacolari della pallamano. Paxo, ancora lucido e con qualche energia, lo consola e aspetta un nuovo momento per collaborare col suo giovane pivot. L’occasione arriva nel secondo tempo, partita in equilibrio con Paese che sta calando vistosamente il ritmo e si affida all’esperienza per fermare la rimonta avversaria. La palla è di nuovo in mano a Paxo, che punta un avversario, finge di passare al compagno e scarica la palla verso il pivot Francy in mezzo la difesa avversaria. La palla c’è, la palla non c’è, un effetto di magia alla Houdini che però confonde anche il buon Compax che un attimo sembra averla tra le mani e l’attimo dopo gli avversari sono in contropiede. Stavolta nessuna parola di conforto da parte di Paxo, in piena crisi di ossigeno, che brontola peggio dello stomaco di Sergione quando mangia messicano e tira giù tutti i santi impegnati a giocare a poker polacco in paradiso. Compassi mani di burro e Paxo addominali di marmellata, la nuova colazione dei campioni!

“GIO” e “BRESO” PT 3   : Ebbene si, la giornata duetti non finisce e ricorda un po’ il venerdì a Sanremo! Pallamano Paese che ha infatti intrapreso questa grande avventura nel genere delle collaborazioni con l’obiettivo di arrivare pian piano a performance del calibro di Grignani e Arisa o dei Modà e Le Vibrazioni, veri capisaldi della musica italiana che han commosso un po’ tutti. Ecco quindi che capitan Bracciola, detto il Muto, di cui in partita non abbiamo mai sentito la voce dagli anni 2000, decide di farsi coraggio e sceglie il giocatore in campo più bravo ad ascoltare, il buon Giò. Non che avessimo dubbi che la combo di queste due menti sopraffine portassero in cascina qualcosa di buono, ma il risultato è ancora peggio della premessa, o, come direbbe il buon Zambo (gran studioso di grammatica, storia dell’arte e filosofia), dell’incipit.

Dopo aver subito un goal dall’ala destra avversaria, destra di mano, sul primo palo, il nostro portierone decide infatti di analizzare la cosa con il caparbio e insuperabile difensore Giò, colpevole di aver chiuso un pò troppo sul terzino lasciando un pelino troppo spazio all’ala avversaria. Cosi, durante l’azione successiva in attacco degli avversari, Breso con tono pacato e impercettibile spiega a Giò la sua versione. Ma Giò che ha un deficit di attenzione o probabilmente gioca con le cuffiette è costretto a girarsi e ad avvicinarsi al compagno per capire cosa diamine stia succedendo. I due tra segni, parole, versi e quant’altro sembrano quasi capirsi per la gioia dei numerosi psicologi e psichiatri presenti al palazzetto. Un po’ meno gioiosi i compagni di squadra, la panchina, l’allenatore e i tifosi nel vedere l’avversario che senza fretta, bevendo anche una tisana e leggendo un libro, va a tirare nel lato dove dovrebbe difendere Gio e deposita il pallone in rete dove dovrebbe esserci a parare capitan Breso. Gio Gin e Breso Tonic, una miscela perfetta!

 

“SAMU ROSSI” e “ZAMBO” PT 1: Cos’hanno in comune un coccodrillo ed una giraffa? Un ananas ed un pompelmo? Samu e Zambo? All’apparenza i due non hanno somiglianze evidenti a parte appartenere alla stessa specie: eppure entrambi amano essere tamarri, ma uno predilige auto rumorose, pelliccia e capelli ossigenati mentre l’altro ha un debole per tatuaggi fantastici e dove trovarli in bella mostra, shottini e mucche. Entrambi amano le feste, ma uno è più attratto dal mixer e si sente il nuovo david guetta, l’altro dal mixology e si ispira a qualche bartender famoso tipo Lollodec. Uno ama l’odore dello scarico e il rumore assordante della marmitta, l’altro preferisce il muggito della stalla e quell’odorino inconfondibile di aria pura profumatissima di campagna. Insomma, sembrerebbero un po’ Tommy (pardon Tom) e Jerry, o più semplicemente can e gatto, ma qualcosa quest’oggi li rende più gemelli dei Parra (o, per i nostalgici romantici, delle gemelle Ashley e Mary-Kate Olsen). Ebbene sì, ciò che più li accomuna è la capacità di non ascoltare minimamente nessunissima indicazione di coach Paxo ma di annuire con la testa e fargli credere che loro sono a completa disposizione. Così il buon Zambo nel primo tempo, dopo il timeout, decide di voler giocare a prescindere e si presenta in campo come ottavo giocatore nonostante il coach gli abbia chiaramente detto di star fuori. Lapsus ripetuto dal buon Samu nel secondo tempo che, nel dubbio, chiede ai compagni più svegli (tra cui ovviamente Zambo per chiudere il cerchio) se lui è in campo. Risultato scontato, ancora in 8 in campo e coach Paxo che annuisce anche lui con la testa, tanto nessuno ci capisce un tubo!

MENZIONE SPECIALE a GABRIEL CACIOPPO, che riesce nell’impresa di comparire in questa rubrica senza mai aver disputato un match in prima squadra (che sia la più giovane comparsa?). Il nostro Gabrielito, futuro Pallone d’Oro del Pampolio alla Micheal Owen, ora in forza all’Under 17, ha tutte le carte in regole per potersi aggiudicare il premio nei prossimi anni e lo dimostra nel match della domenica della sua Under. Partita tiratissima contro il Jolly, Paese allunga nel finale e può chiudere la partita in una seconda fase veloce…. La palla arriva nelle mani dell’ala destra beniamino di grandi e piccini, gran salto e “cavassata” di altissimo livello. DIcesi “cavassata” un tiro molto forte schiacciato per terra che crea una sorte di buca nel terreno nell’impatto e che finisce di qualche metro sopra la traversa per la gioia sconfinata della giuria Pampolio presente in tribuna. Il nome “cavassata” deriva dal suo illustre creatore, uno dei giocatori più simbolici mai entrato nella Pallamano Paese, inventore del rigore a mulinello, amante della costata al sangue condita con litri di limone spremuto, l’unico ed inimitabile Samuel Cavassa!

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 10a giornata di andata

Premio Pampolio: 10a giornata di andata

 

POVEGLIANO – PAESE

Decima giornata di andata

Qualcuno, forse giustamente forse no, potrebbe essersi fatto distrarre dalle Finals del campionato mondiale di pallamano…. ma il Pampolio, vero intenditore di handball, ha preferito di gran lunga seguire la Pallamano Paese in terra veronese per una spumeggiante partita con il Povegliano. Ed ecco cosa ne è venuto fuori:

ZAMBO” pt  5 : Il Casanova di Paese, secondo latin lover biondo non naturale della squadra dopo Lollo che non sbaglia un colpo, ( o non batte un colpo, o non sbaglia un colpo di sole, chi lo sa….) decide di approfittare della domenica soleggiata e della trasferta per portare la dolce fidanzata a fare un giretto romantico nei pressi di Verona prima della partita. Dimostrando una maturità fuori dal comune di Paese, si ricorda perfino di avvisare il coach commosso il giorno prima che lui è autotuning-munito oltre che uomo d’altri tempi. Tutto procede da copione, alle ore 17.00 Nicolino arriva in palestra sorridente col suo zainetto pronto per dar spettacolo ma al suo fianco la dolce metà sembra alquanto infastidita. Cosa potrebbe essere andato storto? Si sono persi per Verona? Hanno preso il risotto con l’amarone pensando fosse amaro e invece era solo buono? Niente di tutto ciò, “Pompo nelle casse Zambo” da bravo mattiniero si è svegliato intorno a mezzogiorno, pronto per pranzare! Peccato che per andar a Verona un paio d’ore servano e che qualcuno lo stava aspettando da un bel pò per un bel tour romantico. Altro che Giulietta e Romeo, qua ci sta Giulietta e Babbeo! Niente giretto, una macchina in più per la trasferta più lunga ma Zambo “The Solution” sa come stemperare e risolvere la situazione amorosa: Luca monta davanti in macchina, morosa dietro, musica tamarra a pallettone e anche oggi si chiarisce domani!   

“LOLLO” pt  3  : Eccolo finalmente, il giocatore più amato dai fans giapponesi del Pampolio che di lui apprezzano la capacità espressiva del suo volto nell’esprimere i sentimenti. Lollo felice? Un bel sorriso a 36 denti! Lollo triste? Un bel sorriso a 36 denti! Lollo medio? Inutile che ve lo scrivo! Più monoespressivo di Albertone Tomba nel film cult Alex l’Ariete (record di incassi al contrario, una chicca da vedere con una giovane Michelle Hunziker nei panni di “Leva” in un thriller poliziesco senza paragoni), Lollo confida a coach Paxo che si sente in forma e che Pizzo ed un suo amico sono venuti esclusivamente per vederlo. Il coach ovviamente, sensibile e comprensivo, gli caccia un occhiolino e lo piazza in panchina. Nonostante la tentazione di non farlo proprio entrare solo per vedere come avrebbe reagito col suo amico, Paxo “il buono e il giusto” gli concede di scendere in campo dove non gioca neanche così male! L’episodio top della sua partita avviene nel secondo tempo, mancano circa 10 minuti alla fine e il Mister chiama il cambio a Samu….. Lollo intercetta per la prima volta qualcosa e incrocia (anche qui per la prima volta) lo sguardo del coach chiedendo se doveva uscire lui. Paxo fa cenno di no che ha chiamato Samu (che è li affianco) ma Lollo, che ricordiamo si sentiva in forma, insiste nell’indicarsi tant’è che alla fine Paxo, desideroso di finire la stupidissima gag, gli fa cenno di sì con la testa. Lollo esce, sorride; Paxo gli fa l’occhiolino, sorride; e tutti vissero felici e contenti!

“SAGGIORELLA” pt 3 : Come il Napoli in serie A, anche il buon Saggio guida la classifica Pampolio e a quanto pare non ha nessuna intenzione di scendere dal piedistallo. Anche in una giornata scarna (vuol dire priva, poca roba, non ghe ne ze, cosi anche Tommy e Luca possono capire) di episodi buffi, sono gli episodi buffi a trovare il buon Daniele senza che lui debba far fatica. Dopo aver scoperto che il suo scopo nella vita è difendere e che il suo nuovo idolo è Chiellini, come Giorgione sorride e gode a più non posso quando ferma gli avversari o impedisce di fare goal. Così, nel primo tempo, dopo aver fermato un attacco avversario, si prodiga in un balletto assurdo per dare sfogo alla sua felicità, un mix tra baby shark, waka waka e avicii che farebbe impallidire anche dj Zambo e McPizzo. Ma il Pampolio non si fa fregare e chiude un occhio alla ricerca di altri episodi eclatanti anche se la Saggiorella è in forma smagliante…. chiude il secondo occhio anche quando il buon Daniele si procura una bella botta in testa che lo intontisce più di un pugno in testa di Bud Spencer e lo costringe ad accomodarsi in panchina….che DIN DON DANiele abbia sbattuto la campana contro un’altra testa per vedere chi c’è la più dura? O voleva solo una vistosa fasciatura stile turbante come il suo idolo Chiellini? Pampolio che chiude il terzo occhio manco fosse Tensing (se non avete mai visto Dragon Ball è arrivato il momento di rimediare) quando il re del passaggio, Zinedine ZiDAN-DAN decide nel secondo tempo di lanciare uno dei suoi due compagni in contropiede servendo la palla esattamente nel mezzo per il solito facile recupero di un avversario (ormai non fa più scalpore questa mossa, è un po’ come l’hadoken di Ryu, la conoscono tutti! Che poi perché si chiama HadoKen se è di Ryu e non di Ken? Avrebbe più senso se si chiamasse hadoRyu no? Qulache fan di street fighter che me lo spieghi sotto dai).

Pampolio che non ha più occhi da chiudere e rimane estasiato quando, sempre nel secondo tempo, dopo un preciso e forte tiro del buon Ricky da posizione defilata in piena fronte/faccia/chi più ne ha più ne metta del povero portiere avversario, vede il Campionissimo Saggiorato raccogliere la ribattuta e scaraventare la palla in rete a porta vuota. Episodio che accade sul +10 da parte del nostro magnifico team ma che accende gli animi in campo: portiere avversario e capitano che protestano in maniera decisa contro l’arbitro per ottenere l’espulsione del povero Ricky che cerca invano di chiedere scusa per il tiro in faccia, danielino contento per il goal e arbitro che, alla Borghese, capovolge il risultato. Ferma la Saggiorella e lo sgrida dicendogli che non si tira in porta dopo un episodio del genere e che dovrebbe dargli due minuti (non si sa il perché), annulla il goal, non dice nulla al portiere avversario o a Ricky Meravilla e consegna la palla agli avversari. Quando Maometto non va alla montagna e la montagna che va da Daniele, predestinato.

“GIO” pt 1: In una giornata uggiosa e silenziosa d’inverno, il poeta Giò illumina d’immenso il palazzetto con un rutto di dimensioni bibliche in piena faccia al malcapitato pivot avversari. Bonjour finesse!

“SAMU BORDI.” pt  1 :  difficile trovare la nostra gazzella in questa rubrica, giocatore alquanto pulito che sbaglia poco o comunque quando pecca lo fa di nascosto e non si fa notare. In realtà anche sto giro la colpa è al 50% sua e l’altro 50% non si sa…… Time out avversario durante uno dei primi tempi più soporiferi della storia che a confronto Avatar è un film adrenalinico, Coach Paxo che ne approfitta per fare qualche cambio tra uno sbadiglio e l’altro: Samu, fuori che entra Lollo….. e mentre annuncia il cambio guarda un triste Samu Rossi che fa cenno di si con la testa e si accomoda in panchina. Il timeout finisce e il match riparte, manovra un po’ contratta degli avversari in fase d’attacco quando qualcuno dalla panchina esclama “ ma perché giochiamo uno in meno noi?” La cosa fa impensierire il coach che dubbioso si gira, guarda per bene la panchina finchè becca il buon Samu Bordi li pacifico seduto. “Cavolo fai là? (si può scrivere cazzo?)” Il buon Samu lo osserva perplesso, i due fanno finta di capirsi, via di corsa in campo e lieto fine assicurato. Come dite? I punti andrebbero al coach? O all’altro Samu? O a tutti e due? O a Lollo? Beh pure il Pampolio è in confusione e per solidarietà la colpa ricade tutta sul “bocia”! Spazio ai giovani

MENZIONE SPECIALE a PIZZO, stoico nel mettere la fuoriserie a disposizione del team per la trasferta più lunga del mondo dove ovviamente mancano i furgoni tutti matti. Elio cantava “come faranno quattro elefanti a stare in una 500….”, qui addirittura le bestie sono in 5 e l’auto è una micra. Poco male, subito alla partenza si cerca un disperato sorpasso sulla classica macchina davanti che va pianissimo ma che quando si vede superare non si sa perché accelera. I due, testa a testa in modalità Death Race, sono costretti a frenare di colpo per via del solito vecchietto brontolone che, in sella alla sua bici, decide di attraversare la strada a uno all’ora proprio poco prima dell’arrivo dei due bolidi di “fast ma non tropp and furios”. Il simpatico nonnino decide di fare anche una piccola sosta nel bel mezzo della strada, giusto il tempo per mandare a quel paese Pizzo Leclerc e la scuderia e facendo venire giù direttamente San Pietro per punirli.

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 6a giornata di andata

Premio Pampolio: 6a giornata di andata

 

ODERZO – PAESE

Sesta giornata di andata

Si lo so, è parecchio che non ci si vede caro Pampolio, precisamente da quel di Oderzo in una partita tutta matta vinta dagli avversari con merito ma gestita molto molto molto male da direttori di gara e da un commissario decisamente non in forma…… ma bando alle ciance e dopo terapie, psicologi, veterinari, stregoni e chi ne ha più ne metta per ripigliarsi (si scherza ovviamente) rieccoci qui a riprendere da dove ci eravamo lasciati!

PAXO PT 5: Ebbene si! Nemmeno io posso essere immune dal Pampolio, un premio puro e sincero quasi quanto i mondiali di calcio in Qatar! Eh eh questo è difficile da raccontare e ve lo narro in prima persona! Primo tempo, partita tirata, gli avversari partono meglio, poi li raggiungiamo e li superiamo con grande intensità, sono lì in piedi più concentrato del ragù di mia mamma a pensare a che pizza prendere post partita che la stagione del radicchio è partita ma l’ultima volta era un po’ amaro. Avvolto tra i miei dubbi esistenziali cammino avanti e indietro nell’area tecnica e ogni tanto cerco di capire chi schierare e come sistemare la difesa, cioè faccio proprio finta di far l’allenatore serio, quando uno dei due arbitri mi si avvicina ed estrae il cartellino giallo. Rimango un attimino perplesso e l’unica motivazione che mi viene in mente è che l’arbitro sia un venditore di radicchio, che mi abbia letto nel pensiero e che mi ammonisce come consiglio a prendere la pizza giusta. Stranito facendo il gesto con la mano tipo “maaaaa perchè? ” lo guardo e con tono pacato ma infastidito chiedo gentilmente il motivo di tale provvedimento. Più perplesso e stranito di me e alquanto spaventato dalla mia possibile reazione si avvicina e a bassa voce mi dice all’orecchio (in stile Cassano quando parlava in campo con tutti per non farsi sgamare dalle telecamere) che gliel’ha detto il commissario, che non sa perché e mi rasserena che lui non mi avrebbe mai ammonito. Forse ha detto anche tocco blu e non gioco più ma forse ricordo male.  Ne deduco che arbitri e commissario stanno giocando al telefono senza fili, uno dice all’altro “che bel cappotto giallo”, l’altro dice “ il Paese gioca in nero e giallo” e l’ultimo capisce “dai al coach un giallo”…. Dopo aver ingerito un’intera pianta di camomilla per calmarmi e fatto passare qualche minuto, affronto il confuso commissario che non si capisce molto bene con il tavolo che chiameremo “malandrino” in onore di Achille Lauro e con i due minuti di esclusione degli avversari i quali entrano ed escono in completa anarchia. Nel ricordargli che un avversario è entrato un minuto prima del previsto (nel video della partita è lampante) e che per una volta me ne son accorto riesco a beccarmi uno “stai zitto torna al tuo posto” più numerose insolenze dal tavolo che mi giudica in malafede… Per carità, sono più stinco di maiale che stinco di santo, ma se proprio serve fare sti sotterfugi almeno fateli bene e non fatevi sgamare! Vabbè, mi sono dilungato, ovviamente tutto procede normalmente senza lieto fine per noi: avversari impuniti, tavolo gonfio di aver il commissario dalla loro e io che capisco di valere meno del due di picche e torno a pensare alla pizza. Ah, dimenticavo il giallo: “ ti è stato dato giallo perché alcuni giocatori si sono alzati dalla panchina per festeggiare un goal”. 5 punti sacrosanti per me, nessuna obiezione giudice!

PESCIONE 3 PT: Vi svelo l’equazione segreta: Pescione sta al Pampolio come il Brasile sta ai mondiali di calcio degli ultimi 20 anni! Ebbene si, parte sempre tra i favoriti, propone un gioco spumeggiante, o si ama o si odia e alla fine, per qualche motivo, non porta a casa la coppa! Ma passiamo al fattaccio che porta il nostro Mattia a pigliare 3 punticini freschi freschi! Secondo tempo, Oderzo cerca di sorprendere Paese in una seconda fase, il velocista Pesce intuisce le intenzioni avversarie e si precipita sul pallone impossessandone. L’avversario però non molla la presa, è lì attaccato, con una mossa degna di Bruce Lee intontisce il povero Pescione che prova a divincolarsi ma l’avversario è cintura nera di scorrettezze e con una mossa sicuramente insegnatagli da Steven Seagal gli strappa un pezzo di maglia e si rimpadronisce della palla. Meno male che interviene il direttore di gara che ha il pieno controllo della gara a sdrammatizzare il tutto chiamando il fallo a favore di Oderzo mentre il nostro Mattia mai visto così agitato prova a rinsanire l’arbitro mostrandogli il pezzo di maglia.  Come si dice in Toscana, “Becco e bastonato”! 

COMPASSI 1 PT: Giovane talento del Pampolio, riesce sempre a stupirci anche giocando pochi minuti. Entra nel finale per dare forze fresche carico come una molla, difende bene su un avversario e si posiziona in attacco speranzoso di ricevere una palla dai compagni che vedono il pivot come un oggetto misterioso. Ma il nostro compax è baciato dalla dea bendata, tiro forte di Luca che il portiere avversario riesce a respingere con una semispaccata degna di Benji (l’amico di Holly, non di Fede) e palla che arriva in mano al nostro Francy. Controlla per bene il pallone, salto a due piedi, nessuno lo ostacola, portiere a terra dopo una portentosa parata, porta semivuota, tiro e…….. niente, colpisce il portiere a terra che non sa se esultare o ringraziare. Forse un brutto colpo per lo score personale di goals, ma punto d’oro strameritato al Pampolio!

MENZIONE SPECIALE al mio caro amico Brugno, che abbandona figli e famiglia per venire a vedere i suoi ex compagni di squadra, sia da una parte che dall’altra!

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 9a giornata di andata

Premio Pampolio: 9a giornata di andata

 

PAESE – QUINTO VICENTINO

Nona giornata di andata

Si lo so che il Pampolio è fermo da un po’ e manca qualche partita, in breve tempo verrà aggiornato il tutto ma intanto soffermiamoci sugli ultimi giorni e sulla vittoria casalinga di una sola rete in una piacevole e assolutamente poco stressante partita combattuta contro il Quinto Vicentino. Ah no scusate stavo per fare la cronaca della partita, ma tanto il palazzetto era ancora una volta pieno (GRAZIE!!!) quindi bene o male l’han vista tutti! Passiamo alle cose serie……

“SAGGIORELLA” pt  5 : Il nuovo anno porta una consapevolezza nuova nel nostro Daniele, più maturo, meno emotivo, sempre pronto a ragionare e a dispensare calma, mai una lamentela…. Dopo aver passato le vacanze invernali nella stanza dello spirito e del tempo ad affinare la difesa insieme a Vegeta, Chuck Norris e Andromeda dei cavalieri dello zodiaco (dovevano andare anche Zambo e Luchino ma son arrivati troppo tardi ad occhio), Dani dimostra tutte le sue nuove tecniche di lotta e la capacità di difendere ogni avversario in ogni parte del campo, cosa che fa ingolosire non poco coach Paxo che lo usa come Gigi la Trottola, un pòpò di qua e un pòpò di là.  La sua trasformazione da anatroccolo nero in cigno bianco detto anche Crystal si manifesta in particolare in due episodi: siamo nel primo tempo, Dani viene buttato nella mischia per dare linfa alla difesa e centimetri in attacco (suona male ma ormai l’ho scritta). Ed è proprio in difesa, in una delle sue prime azioni di gioco, che la Saggiorella costringe l’avversario ad imbucarsi nell’angolo manco fosse una partita di biliardo, lo disturba con una delle sue nuovissime skills senza far fallo e gli scippa il pallone manco fosse un borseggiatore a Barcellona (evito di scrivere città italiane và)…. Coach Paxo è lì a pochi metri dal suo giocatore, estasiato sta per esaltarlo e dirgli tutto il bene che gli vuole per quella palla recuperata. Ma Dani ha potenziato solo la difesa, il pallone in mano scotta troppo cosi decide di tenerlo per pochi decimi di secondo e lanciarlo alla cieca verso la metà campo avversaria dove secondo lui avrebbe visto il compagno di squadra Samu la Lepre. Palla comodamente in mano ad un avversario meravigliato da tanta bontà, Paese che rimane in difesa e coach che non è riuscito nemmeno a finire di dire bravo che la Saggiorella ne ha già combinato una delle sue.

A rafforzare i 5 punti di oggi e a chiudere la pratica Pampolio ci pensa qualche minuto più tardi in un altro siparietto con il suo coach! Rigore per Paese, Paxo lo chiama al volo per un cambio visto che è il più vicino alla panchina in quel momento per far entrare Jack addetto all’esecuzione del rigore…. Sbuffata palese, cambio volante e sequela di lamentele verso il coach “son appena entrato, che cavolo mi sostituisci…. Cosa ho fatto di male…. Non posso fare neanche un errore che subito mi sostituisci Bla bla bla” mentre Paxo prova ad ignorarlo e cerca di spostarlo per vedere se facciamo goal su rigore… Goal, cambio di nuovo tra i due giocatori, faccia della Saggiorella tipo “Ah ops” e tutto che procede come sempre; con consapevolezza, calma, testa, maturità…

 

“GIGIO” pt  3: “A gennaio torno….” Questo l’ultimo messaggio (o minaccia) che ci aveva lasciato Gigio tanto tempo fa prima di intraprendere la sua avventura verso il Monte Fato insieme ad una strana compagnia formata da uno stregone, un elfo, un paio di reali ma non britannici, cinque amici non troppo alti e lui con la sua mania per l’ascia. Non sappiamo bene se sia andato a sciare o a bersi grappette in rifugio in sto Monte Fato, ma da come è tornato mi sa che il Monte era Fato Male.

Anelli a parte, Gigio porta tutta la sua esperienza e la sua proverbiale furbizia a disposizione di Coach Paxo, sollevato di averlo in panchina contro una squadra di vecchi volponi come il Quinto Vicentino. Siamo nel primo tempo, i bad boys paesani sono partiti forte ma si sono inceppati subendo la rimonta degli avversari, serve una scossa, serve uno che dia un po’ di ordine in campo, che diriga la difesa e che coordini l’attacco….. serve uno che ha superato mille battaglie, l’ultimo dei MohiNani…. Serve Gigio!

Si scalda brevemente le brevi braccia, entra a primo in difesa, dà una mini indicazione al compagno vicino…. gli avversari intanto attaccano con uno scalare verso l’ala che riceve, va per saltare….. Gigio chiude con i suoi 250 anni di esperienza sul campo…. Rigore ed esclusione per due minuti contro, neanche il tempo di chiamare una giocata in attacco che si ritrova riseduto in panchina per la gioia del coach! 15 secondi da vero veterNano, bentornato Gi!   

“LUCACCO” pt 1: Regala un finale thriller a tutti i presenti in palestra: Paese sopra di 2 reti con possesso palla, mancano circa 30 secondi alla fine della partita, gli avversari han capito che la partita è persa, Paese ha capito che la partita è vinta, gli arbitri han capito che la partita è finita, il pubblico è pronto ad applaudire la squadra e in panchina si tira un sospiro di sollievo. Insomma, tutti han capito tutto tranne lui, il Pippo Inzaghi dei poveri, bomber di razza che ignora tutti i segnali sopracitati, che non guarda il tabellone, che non ascolta le urla “FERMOOOO” e “NOOOOO” perché il goal è l’unica cosa che conta e in un baleno tira una ciofeca in porta che il portiere avversario neutralizza, azione di rimessa e avversari increduli  a -1 con 10 secondi sul cronometro. Taci che poi la palla non è arrivata a Zambo, precipitatosi a metà campo per provare ad emulare il compagno, con tutti in panchina a rischio infarto.

“ZAMBO” pt 1: Eminem Zarro Zambo si presenta in palestra con i capelli tinti biondi quasi platino ma più platano e qualche sbavatura, lavoro fatto con estrema cura e precisione dall’amico becchino che nel tempo libero beve spritz e colora capelli esattamente in quest’ordine. Di solito il pampolio non si fa infinocchiare da questi tentativi subdoli per pigliare punti (anche se un po’ funzionano eh) e in attesa di vedere Matteo il rosso con i capelli blu, Sergione con i capelli rosa e Lollo con una fidanzata dona comunque un punticino all’esplosivo biondino. Ad avvalorare tale scelta un altro bellissimo episodio di comprensione tra coach e giocatori: passivo in attacco, ci mancano due passaggi, coach che chiama il tiro di Daniele dai nove metri su punizione, la squadra come sempre ascolta il consiglio, pallone a Zambo, tiro più brutto e debole di un gintonic preparato da Lollo e si va a professare calma, gioco, testa e blablabla.

MENZIONE SPECIALE all’efficienza della dirigenza della Pallamano Paese, trasformatasi per l’occasione in un team di asciugatori del campo muniti di straccetto personale per permetterci di giocare a pallamano e non a pallanuoto.

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 6a giornata di andata

Premio Pampolio: 6a giornata di andata

 

CELLINI PADOVA – PAESE

Sesta giornata di andata

Cosa potrebbe essere successo in una trasferta a Padova di domenica sera? Non ci resta che scoprirlo:

“JACKINO” PT 5: Il nome più gettonato della pallamano Paese è Giacomo con tre elementi di spicco nella nostra classifica Pampolio: leggenda narra che la società ha vietato le iscrizioni giovanili per i prossimi 5 anni per tutti coloro che si chiamano Giacomo. Non è cattiveria, è solo un autentico bisogno di disintossicazione da un nome che fa paura e un invito alle famiglie di pensarci bene prima di usare quel nome!

Ma passiamo alle cose serie, anzi serissime, quasi quanto l’espressione di Jackino, il nostro mancino arrivato dal basket che a Padova entra in partita nel secondo tempo. Periodo complicato per il nostro globetrotter che non riesce ad allenarsi granché ma approfitta di un confuso Pesce per venire in trasferta e giocarsi le sue carte da poker polacco (chi sa… sa).

L’episodio chiave arriva durante un attacco per Paese, azione un po’ turbolenta che finisce nelle mani del nostro giovane giocatore…. Punta il difensore, riceve a detta sua un mezzo pugno che lo tramortisce e l’arbitro, in palestra più per far “bella ma non troppa” presenza che altro, decide senza grossi motivi di chiamare fallo in attacco per Jackino…. Dal simpatico Jack Black all’inquietante Jack Nicholson ci vuole un secondo, ed ecco la trasformazione più emozionante dopo quella di Goku in Supersayan.

Jackino Cola infatti, ancora con la palla in mano, cambia espressione e perfino i capelli si agitano (ma purtroppo non diventano biondi), decide di scaraventare il pallone in aria con gesto di schifo nei confronti del direttore di gara che a modo suo lo insegue e gli fa segno dei due minuti di esclusione. Ma durante la trasformazione più toccante dopo quella di pikachu in raichu o da bisame a basame, il nostro jack si è completamente dimenticato ogni regola di gioco e, oltre a buttar via la palla in maniera scenografica, decide di tornare bellamente in difesa senza cagare minimamente le gestualità dell’arbitro che continua a fischiettare e a fare sto gesto strano delle due dita. Nemmeno un agitato pubblico che continua ad urlare “rosso” lo scalfisce, ma qui si può capire il dubbio visto che “Matte the Red” era in quel momento in campo e quindi chiunque avrebbe pensato che ce l’avessero con lui.

Taci che coach Paxo non è sprovveduto come Lollo e, richiamandolo in panchina per una finta sostituzione, riesce finalmente a far uscire Jack lo Squartatore smemorato dal campo. Tutto e bene quel che finisce bene, buona la prima per Jackino Stockton, un tiro da 3 e 2 liberi per lui al Pampolio! 

“LUCACCO” PT 3: Continua il momento d’oro per il ragazzo senza codino, che fa goal e piglia pure punti, una combo che non si vede spesso qui. Probabilmente ispirato dal silenzioso e rilassante viaggio in auto a pochi centimetri da terra con gli amici Zambo- Tune e CustomLollo, Lucacco sembra avere una marcia in più e uno scarico più grosso rispetto agli avversari. Cosi, probabilmente alimentato dal Nos (se non sapete cos’è non avete mai visto nessun Fast and Furious nella vostra vita e non so come aiutarvi) fregato dalla macchina di Zambo, eccolo scattare in una seconda fase micidiale. Il difensore padovano prova a rimanere in scia, a raggiungerlo e a stargli sotto, ma la Lucar ha troppi cavalli e lo stacca nei metri finali, quelli che servono per ricevere palla, andare verso il portiere, saltare e spaccare la porta! Peccato che il tonto biondo non sappia minimamente controllare il nuovo assetto e, calcolando malissimo le distanze e la lunghezza del salto proporzionato alla rincorsa (lo so sembra una formula matematica) finisca schiantato in malo modo addosso al palo. Scena veramente esilarante e nessuna preoccupazione per il team Pallamano Paese visto che tutti sanno che Luca ha mangiato il frutto Gom Gom, che rende il suo corpo di gomma e che lo farà diventare il re dei pirati insieme alla sua ciurma.

“COMPAX” PT 1: Se fosse un cartone animato Francesco sarebbe Ralph Spaccatutto, un tenero gigante con la faccia buona costretto a fare il “cattivo”. Peccato che nella vita reale nessuno abbia obbligato Compax a dover fare “il cattivo” e non è nemmeno molto bravo a farlo, ma lui non lo sa e a Padova, sul +13 per Paese e partita già archiviata, riesce a prendere due minuti di esclusione piuttosto buffi! Come? Francy Spaccatutto carica i muscoli e dà un bello spintone al povero malcapitato che si trova davanti…. Avversario che vola come un aereoplanino di carta e arbitro indeciso sul da farsi che chiama fallo ma incredibilmente perdona il gesto irruento. Da qui la vita ci insegna che ci sono due vie: la via sportiva della saggezza misto furbizia, dove è lecito capire che sei stato graziato e facendo finta di nulla cerchi di non farti più vedere dall’arbitro per qualche minuto in modo che si dimentichi di te…… o la via Compassi, dove in uno status di beata ignoranza 10 secondi dopo fai un’ altra uscita sull’attaccante, ottimo placcaggio e schienata a terra che Hulk Hogan (volevo scrivere Rey Mysterio con la 619 ma mi sa che nessuno sa nulla di wrestling) spostati proprio. Inevitabili questo giro i sacrosanti due minuti con Francy che, ritornato un tenero cucciolo dopo la sfuriata, china il capo e chiede scusa all’arbitro dandogli pienamente ragione e, a differenza di Jackino, corre veloce verso la panchina.

MENZIONE SPECIALE a Pescione, che nonostante la convocazione pensa bene di rimanere a casa sotto le coperte a finire la quarta stagione di “una mamma per amica”! Non si capisce granché se sia malato, se abbia il covid, se sia intrappolato in un pozzo o se sia stato rapito dagli alieni. L’unica cosa sicura è che il giorno dopo, il lunedì, si presenta regolarmente in palestra a fare allenamento. Pescione come l’uomo tigre, “misteriosa la sua identità è un segreto che nessuno sa”……

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 5a giornata di andata

Premio Pampolio: 5a giornata di andata

 

PAESE – TORRI

Quinta giornata di andata

Dopo la performance straordinaria di Vicenza, purtroppo Paese – Torri è stata una bella partita e gli episodi di cagate pazzesche sono veramente al minimo termine… ma vediamo cos’ha scovato l’occhio del Pampolio:

“DAMIANONE” 5 PT: Raro vedere il nostro lungaccione in questa rubrica vista la sua propensione a fare poche cose e a farle bene. Ed infatti quando entra in classifica Pampolio lo fa nella maniera migliore, con 5 punti frutto di due episodi meravigliosi. Il primo, durante il secondo tempo di una partita tirata quasi quanto la maglietta di Sergione post cena di costate, lo vede sperimentare la brezza di una simulazione per la quale è in lizza per il premio Neymar 2022/23! Paese recupera palla e parte con una seconda fase confusionaria, un giocatore del Torri prova a bloccare l’azione…. La palla è in mano a Damiano, in campo il più anziano, di capelli castano, uno zio australiano, nato probabilmente a Conegliano, gli piace suonare il piano, nipote del fotografo Giuliano, sport pallamano, parente alla lontana anche del Nano, a Komodo c’è il varano! Dicevamo che la palla è in mano a Dami, che supera agevolmente l’avversario che con un braccio prova a fermarlo, troppa la forza dirompente del nostro terzino che però, un metro dopo, si ricorda di quando da piccolo si divertiva a giocare ai cowboy (ora invece è più concentrato sulle mucche), di quando faceva dei veri e propri finti duelli tra pistoleri nei quali lui faceva sempre quello che veniva colpito. Eccolo quindi capitolare in grande stile per terra, il finto proiettile l’ha centrato in pieno e come un vero stuntman rimane a terra stecchito tra le risate un po’ di tutti! Indovinate chi ha messo gli occhi su di lui per un nuovo film western? Proprio lui, il nostro regista ultrapremiato, la Saggiorella!

Nel postpartita invece, dopo un paio di spritz e di birrette decide di stemperare la tensione a cena e di salvare il soldato Ricky seduto a fianco a lui coinvolto suo malgrado da un simpatico vecchietto che si era portato il karaoke a cena e obbligava i commensali a cantare canzoni casuali. Ricky infatti, più timido di un coniglietto, si ritrova il molesto signore alle spalle che gli offre il suo microfono (Lollo non trovarci doppi sensi mi raccomando!)… Panico Ricky passa un paio di secondi più imbarazzato dell’Argentina che perde con l’Arabia Saudita e poi, Damiano, professione eroe, afferra il microfono, si alza in piedi, stecca un paio di note e si esibisce in una performance canora da brividi a squarciagola che fa abbassare la cresta pure al simpatico vecchietto.  Folla in delirio, dopo i Maneskin anche la Pallamano Paese ha il suo frontman Damiano!

“LUCACCO” 3 PT: Periodo di forma stratosferica per il nostro Luchino, che, nonostante gli abbiano tagliato il codino come a Goku, non ha perso i suoi poteri e anzi, dopo 6 anni di pallamano, ha finalmente imparato a tirare di rimbalzo, che a sorpresa sembrerebbe più efficace di tirar fortissimo sui muri della palestra! Ma tralasciamo la partita per un memorabile postpartita, che, oltre un karaoke e una tombola improvvisata da veri giovani, vede il nostro Luca dover fare una scelta, come se fosse davanti ad un Bivio (dovete leggerlo come farebbe Enrico Ruggeri, il conduttore del programma televisivo preferito dal mio amico Mitch).

Il bomber di giornata vede da una parte i suoi amici far macchinata per andare in un noto locale trevigiano a ballare dove però la serata costa ben 25 euro e dall’altra un comodo divano dove riposarsi dopo una partita che ha tolto parecchie energie….. Che fare? Per sua fortuna nei paraggi si trova il sapiente coach Paxo, perenne fonte di ispirazione che sa sempre cosa fare ed elimina tutti i dubbi esclamando “si va a far festa da Manny” e fa salire in un’improbabile macchinata capitan Breso, Bomber Lucacco (che è un Lukaku più bianchiccio) e la responsabile degli approvvigionamenti Vale Flag.

Da notare che Manny non è il nome di un locale, bensì di un fantastico tifoso che quel giorno compiva 18 o 19 anni e faceva un bel party lì vicino al quale i suoi amici più stretti nonché giocatori erano invitati e presenti ( i soliti Mc Zambo, PizzoPazzo, Lollodrink, BevochemepassaTom, i fratelli JegerSam e BombJack e con la partecipazione speciale di SorrisonePesce).

Ecco diciamo che coach Paxo non era propriamente tra gli invitati (forse era sfuggito l’invito ufficiale, ti perdono Manny tranquillo!), ma, chiesta la posizione della festa alla talpa di fiducia, ecco la scintillante auto irrompere al party! Dopo aver salutato i compagni di squadra (o quello che ne rimaneva) ecco arrivare un simpatico ragazzetto con gli occhiali che si avvicina al nostro Luca ed esclama “ciao Cacco!!!!”…. Luchino lo guarda perplesso e in tono piuttosto indifferente risponde “Ciao…. Ma chi sei?” “ehm… sono Manny” con i presenti che scoppiano in una fragorosa risata! Lucacco, il divin codino, 3 punti!

“MATTEO THE RED” 1 PT: Bella prova del nostro portierone dalle chiare origini irlandesi che decide di festeggiare dieci minuti di imbattibilità invitando alcuni amici, ma soprattutto amiche, a cena con parte della squadra (i soliti che son stanco di scrivere devono andar al festino di Manny alle 20.30 tipo che fan bollire la pasta zio pera!)

Subito adocchiate da tutta la squadra, le due fanciulle vengono catapultate in una serata trash d’altri tempi e probabilmente non le vedremo mai più, ma, abituati a uomini, animali e trattori, più di qualcuno fa il pensierino “Hai capito il Matte, questo birichino”! Nessuno, un po’ per timidezza, ma soprattutto per la reazione che potrebbe avere il nostro matteorosso (tutti sappiamo che “el pi bon dei rossi ga copà so pare” che tradotto sarebbe “il più buono dei rossi ha ucciso suo padre” per gli amici non veneti) si espone con le ragazze o interrompono la “romantica” cenetta. Nessuno tranne coach Paxo che, a fine cena, forte del suo ruolo di Mister, piazza qualche battutina e invita il gruppetto a seguirli alla famosa festa di Manny (ovviamente non aveva letto il messaggio della sua spia con scritto “puoi venire alla festa ma non portar gente”).

Rimbalzato dal buon Matteo che probabilmente aveva altri loschi piani, ci si appresta a salutarsi quando arriva la nostra addetta agli approvvigionamenti, la Vale Flag, che, armata di curiosità femminile, provoca in maniera innocua un po’ il nostro portierone chiedendo chi fossero le due ragazze e se qualcuna era magari lì per lui…. Sguardo infuocato stile charizard di Red Matt che con un perentorio “Giù le mani” smorza ogni possibile discorso e pietrifica la povera Vale Flag.  Giù le mani gente, in città c’è un nuovo sceriffo, Calamity Matt!

Menzione speciale al tavolo e ai nostri cari Oscar e Andrea che ci portano in un’atmosfera da brividi, stile una cena col delitto, in cui ancora oggi non si sa chi è il colpevole e cosa possa essere successo. Si sono adoperate le più importanti agenzie segrete del mondo per risolvere il misterioso enigma… CIA, CSI MIAMI, X-FILES, persino i GHOSTBUSTERS e SCOOBY DOO stanno analizzando ogni dettaglio per capire come il nostro Samu abbia potuto prendere due minuti di esclusione, segnato nel referto, ad inizio secondo tempo visto che non ha giocato neanche un minuto… poteri paranormali girano a Padernello, siete avvisati!

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 9a giornata di andata

Premio Pampolio: 3a giornata di andata

VICENZA – PAESE

Terza giornata di andata

Nonostante Halloween sia già passato da un bel pò, puntata da brividi quella andata in scena nel pittoresco tendone in quel di Vicenza….

“SAGGIO” 5 PT : “Venghino Signori, Venghino, il grande circo è arrivato in città”. Vi presentiamo il Danishow, uno spettacolo creato dal quel genio della Saggiorella con la speciale partecipazione di tutta la Pallamano Paese. Ci teniamo a sottolineare che nessun animale a parte Lollo è stato maltrattato e che lo spettacolo non è adatto ai bambini, mentre i nani dovranno essere accompagnati da un adulto.

Inizio drammatico per DanDan che fa fermare il pulmino dopo appena 30 metri dal punto di partenza: “DOVE SONO LE CHIAVI DELLA MACCHINA?” è il titolo del thriller ricco di suspance, colpi di scena, corse sotto la pioggia verso una macchina chiusa, e un finale intenso che non ti aspetti… le chiavi sono in pulmino. Si prosegue in quel di Vicenza, dove a pochi minuti da inizio gara tutti indossano la maglia da gioco…. Tutti tranne uno….. Dopo l’entusiasmante nonchè campione ai botteghini  “DOVE SONO LE CHIAVI DELLA MACCHINA?”, arriva in tutte le sale e pepe il secondo capitolo della saga che sta superando successi del calibro del “Signore dei Tranelli” o di “Happy Potter”. “DOV’E’ LA MIA MAGLIETTA?”, film psicologico diretto ed interpretato dalla Saggiorella che vede protagonisti anche attori/giocatori del calibro di TOMMY Cruise e GIO’ Travolta in uno scambio di maglie da gioco senza un apparente senso nel quale solo uno rimane senza.

Infine, uscito da pochi giorni al cinema, l’ultima fatica di Saggio a chiudere probabilmente la miglior trilogia di sempre. Dopo “DOVE SONO LE CHIAVI DELLA MACCHINA?” e “DOV’E’ LA MIA MAGLIETTA?” arriva “DOV’E’ LA PORTA?”, pellicola che tratta di una storia vera di un ragazzo problematico che, nonostante i numerosi tentativi da solo davanti alla porta avversaria, non riesce mai a buttarci una palla dentro. Una volta va fuori, una volta va addosso al palo, un’altra volta va addosso il portiere, un’altra volta anche…. Finchè il nostro protagonista, senza che nessuno gli abbia detto assolutamente nulla, decide di autosostituirsi. Un film drammatico, una battaglia interiore dai risultati inaspettati, candidato all’Oscar Darsiè come miglior regia e miglior attore protagonista. Signore e Signori, Daniele Saggiorato, 5 punti e due Oscar.

“SAMU R.” 3 PT: Come diceva sempre un mio compagno di squadra, “festa ma coa testa” sembrerebbe il motto del nostro serio e concentrato samuele, uno con la testa sulle spalle!

Niente di più sbagliato. Reduce dal solito festino a casa di chissachì del sabato sera con i compagni di merende Lollodrink, Mc Zambo ma soprattutto GomitoaltoTom, dove ognuno di loro fa finta di avere un ruolo importante ( dj, barista, vocalist, beone di turno…) senza alcun particolare motivo, Samu entra in campo più scarico del cellulare di Pesce dopo la maratona di “una mamma per amica” pomeridiano per caricarlo.Fa subito un paio di cose giuste compresi due goal, tanto per far credere a quel babbeo di Coach Paxo che lui c’è ed e’ più concentrato del sugo di pomodoro in tubetto.

Dopodichè si passa in modalità Shakespeare-Fantozzi, una combo tragicomica che inizia con un furto che Lupin scansati proprio. Azione alquanto confusionaria vicentina, tiro smorzato che viene recuperato dal portiere paesano che affida la palla al centrale e organizzatore di gioco, un’ancora sicura, Samu.

Dalle sue parti si aggira il pivot avversario, che tra le sue qualità non ha certo lo scatto e la dieta, ma in quanto a furbizia non è secondo neppure al gatto e la volpe. Con estrema calma decide di non scattare in difesa e si piazza lì davanti a Samu, con le mani alte, senza far niente, più per giustificare al mister la sua scelta di non tornare in difesa che per altro. Mossa alla Psyduck, il mio pokemon preferito, che non lascia scampo a Sam, che prima guarda da una parte in cerca di un gin-lemon di pessima qualità, poi dall’altra per veder se trova uno shot di jegerbomb e, dulcis in fondo della bottiglia, non fa assolutamente nulla con la palla in mano. Non si accorge nemmeno di quel spilungone di Matteo, oggi in vacanza insieme al compagno di reparto, uscito dall’area per dar l’ultimo opportunità di appoggio. Arbitro costretto controvoglia a fischiare per interrompere quella scena raccapricciante, palla che passa all’avversario che, a porta vuota, tira, segna e torna col sorriso di chi ha trovato il biglietto d’oro per visitare la fabbrica di cioccolato.

Samu subisce talmente il colpo che poco dopo è costretto ad uscire per un taglio alla mano e del sangue che fuoriesce…. Ancora oggi ci chiediamo come abbia fatto, nessuno si è accorto, nemmeno lui…. Come cantavano gli U2, Sunday Bloody Sunday Samu!

“BRESO” 3 PT: ebbene si, è raro vedere due giocatori pigliare 3 punti nella stessa giornata, ma il nostro è un premio giusto e quando ci vuole ci vuole! Non è nuovo il nostro capitan Bresaola a punti Pampolio in trasferta in terre vicentine, dove oltre a non pararne mezza riesce sempre a sorprenderci, meglio degli ovetti kinder!

L’episodio chiave o chiavica arriva nei primi minuti, gli avversari fan fatica a trovare spazio in attacco per segnare nonostante la difesa burro e marmellata attuata dai giovani paesani. Tiro senza troppa elevazione del terzino vicentino che viene murato da un sorpreso zambo abituato più al Muretto, palla che finisce in area e lentamente inizia a rimbalzare. Un rimbalzo cosi lento che Pesce in confronto è veloce quando fa riscaldamento, ma così lento che perfino Jack è più veloce a rispondere ad un messaggio sul gruppo…. Insomma la dinamica dovrebbe vedere il nostro Bracciola uscire e prendere la palla, ma la sua pigrizia unita ad un corpo scollegato lo fanno tentennare…. (come faceva il famoso scioglilingua ”Tentate tentini tentennevano in Tento tutti e tentate tentennando che è un po’ come parlerebbe un mio ex compagno di squadra ad inizio serata, ma questa è un’altra storia). Ad approfittare di tal situazione chi può esserci? Sempre lui, il protagonista indiscusso di questa puntata… il furbo pivot del Vicenza, migliore in campo, che di tornare in difesa proprio non ne ha voglia, che vede la palla lì in mezzo all’area e decide di sfidare le leggi di gravità, dimentica che la sua dote principale non è il salto e si tuffa alla Cragnotto (Lollo e Luca cercate su google). Capitan Breso però si scuote e fa mezzo passetto in più; la scena inizia ad avere una suspance talmente alta che perfino il regista Saggiorella sta pensando ad un nuovo film. Due uomini a rallentatore contro, il pivot riesce con uno sforzo sovraumano ed urlando “ADRIANAAAA!!!” a colpire la palla, Breso invece non solo non la piglia, non ha nessun minimo riflesso, e osserva la palla che dopo una decina di rimbalzi finisce in rete. Direttamente dall’era glaciale ecco il nostro bradipo BreSId, professione portiere, ma con calma.

“ZAMBO” 1 PT: Zarro Zambo si presenta carico in quel di Vicenza: macchina tamarra blu elettrico con foro di proiettile, fidanzata felice ma non troppo a seguito e le due guardie del corpo accomodate nei sedili posteriori, “Pizzo” il Grosso e “Sivi” il Provocatore, entrambi zoppi perché gambizzati dopo un duro scontro con la band rivale del ghetto. Partenza razzo per il dj più famoso del comune, che dopo un paio di goals e un muro degno di Mila Hazuki perde la bussola insieme al team. Mentre il resto del team si scoreggia (scoraggia pardon) lui, il Risolutore, si prende tutta la palestra (capannone) sulle spalle e decide che solo lui può risolvere il match…. Il risultato è una ripartenza veloce, delle sue, da centrocampo, un paio di palleggi, stacco da 12 metri e tiro che sfiora di poco il soffitto. In un’altra epoca sarebbero stati 5 punti sacrosanti, ma oggi, con tutti questi campioni, vale solo un punticino.

“SIVI” 1 PT: Il nostro caro Matteo non potrà farci compagnia in campo quest’anno ma cerca di essere sempre presente a motivare i ragazzi, in particolare la Saggiorella e Jack Frost, durante le partite. Eccolo quindi in quel di Vicenza, a dar una parola di conforto a chi ne ha bisogno, in stile Don Matteo, il suo personaggio delle serie TV preferite. Il punto se lo prende però a fine gara, quando in una sala da film horror gentilmente concessa dal custode più buono del mondo, viene allestita la cena da asporto della Pallamano Paese. Ogni giocatore ha infatti il suo sacchettino con dentro qualche paninetto…. Sivi che è il primo ad entrare in saletta prende senza esitazione un sacchetto dei panini, fa per aprirlo quando la Vale Flag, addetta all’approvvigionamento della squadra, lo blocca dicendogli che i sacchettini sono contati e solo per i giocatori. Ferito nell’orgoglio con la sua proverbiale calma e pazienza rimette il sacchetto al suo posto e per fortuna c’era qualche panino in più, altrimenti venivano giù tutti i santi dal campanile. Non si muove la classifica marcatori per Don Matteo, ma punticino d’oro per lui al Pampolio e nuovo ruolo propostogli dalla dirigenza, il motivatore.

 

MENZIONE SPECIALE al nostro amatissimo Presidente tuttofare, che oltre a fermare il furgone in mezzo alla strada appena partiti su ordine di Saggio, appena finito il primo tempo, visibilmente deluso dalla squadra e seccato dalla poca attenzione dei giocatori, si ritrova a dover portare in spogliatoio la sacca dei palloni.  Peccato che la sacca da lui presa sia quella degli avversari e che il furto del secolo sia “sgamato” dopo pochi metri.

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 2a giornata di andata

Premio Pampolio: 2a giornata di andata

 

PAESE – SAN FIOR

Seconda giornata di andata

Partita dalle mille emozioni che vede una serie di errori pazzeschi in contropiede o dai 6 metri pronti ad essere proclamati e narrati, ma si sa, l’occhio del Pampolio è vigile e scova sempre i più meritevoli, eccoli per Voi:

“GIO’” 5 punti: GIOvane, incompreso, affamato, pronto a spaccare il mondo, incazzato con tutti e tutto, così ti immagini un ragazzo di 17 anni nel 2022…. E invece NO, GIO è affetto da una paralisi alla faccia che lo fa ridere sempre, anche più di Lollo, come se avesse la maschera di The Mask sempre addosso. Non si sa se sia sempre felice o se qualche bella tipetta gli abbia detto che ha un bel sorriso, ma per noi matusa diventa difficile capire quando e quanto sia carico per il match!

Cosi durante la partita Coach Paxo lancia una sfera Pokemon da cui esce PikaGIO con tanto di “tocca a te” che suona come “entra e spacca tutto”….. gli occhi della tigre, il sorriso maligno del Joker, il fastidio enorme di aver visto segnare i suoi due compagni di merende Compassi e Jackino la volta prima, le premesse ci sono tutte……

GIO è pronto, guarda l’oroloGIO, entra mogGIO, adaGIO in punta di piedi, fa un cenno con la testa ai suoi compagni GiGIO, serGIO e SagGIOrato, esclama per GIOve e si posiziona all’ala sinistra, nel suo rifuGIO.

Attacco di Paese padrone del GIOco, scalata all’ala di preGIO, passagGIO a faGIOlo di Lollo, voltegGIO di GIO che salta, carica il tiro e……

E il portiere avversario, incredulo, blocca a due mani uno dei tiri più lenti mai visti nella storia dello sport, talmente piano che anche chi va sano e va lontano si è messo a correre per protesta.

Esordio col botto al pampolio, nuove leve arrivano prepotenti, 5 punti per Banana Joe.

 

“COMPASSI” 3 punti: altro giovanissimo che entra di diritto nella storia di questo premio, trofeo meritocratico quasi quanto il Pallone d’Oro, che può vincere chiunque, basta sbagliare ed essere naturali nel farlo. Già da GIOvedi (scusate ero abituato sopra con le parole che contengono GIO che son tantissime eh) dimostra di avere grandi doti, quando allenatore e i primi giocatori salgono le scale per uscire dalla palestra post allenamento e si trovano una gentile donna pronta ad aspettarci con due vassoi di pizzette…

Ovviamente il mini gruppetto accetta senza porsi grosse domande esistenziali, fa piazza pulita del primo vassoio per poi poco dopo capire che si tratta della mamma di Compassi che ci omaggia di tutto ciò per il primo goal in serie B avvenuto la settimana prima. Peccato che il buon Francesco non abbia avvisato nessuno e, senza l’incentivo pizza, il team con la consueta calma si dilunga in chiacchiere in doccia ignari del banchetto. Può bastare questa timidezza (o probabilmente non aveva capito un Kaiser neanche lui) a pigliare 3 punti?

Certo che no, è in partita che Francy dimostra, a differenza di Gio, di non essere un rammollito…. Gli occhi della tigre, il sorriso maligno del Joker, il fastidio enorme di non aver mangiato neanche una pizzetta da lui portate il giovedi…… Cosi nel secondo tempo buon attacco della Pallamano Paese, passaggio per il nostro giovane pivot che salta, carica il braccio e, sempre a differenza di Gio, buca la rete per un gran goal! Peccato che l’arbitro non è dello stesso avviso e fischia invasione in area, probabilmente inesistente, e, nonostante il punteggio sia sul +10 per la squadra e a nessuno interessi più di tanto, Compax flagello di Dio non la piglia troppo bene arando un incolpevole avversario di ritorno in difesa. Due minuti di esclusione sacrosanti, coach che prova a fargli una mezza ramanzina mentre esce dal campo e Francy che non bada nessuno e continua ad esclamare ad alta voce “non era area!” “non era area!”. Taci che non gli ha fischiato (com)“passi” sennò pensava ce l’avesse con la famiglia e faceva una strage!

“GIGIO” 1 punto: il buon Compassi si vede annullare un goal regolare per invasione dell’area…. Il veterNano Gigio invece se ne vede convalidare uno poco dopo dove riesce a saltare, atterrare in area a due piedi e poi tirare tranquillamente. E niente fa già ridere così.

“SAGGIORELLA” 1 punto: anche DanDan piglia il suo punticino. Vivendo in simbiosi con jack e condividendo il fatto di essere mancini continuano a imparare i peggiori difetti di entrambi, alla faccia di coach paxo che non sa una cippa! Cosi mentre jack piglia tutti i pali presenti in palestra perché lo ha visto fare a Saggio in allenamento e gli è piaciuto, Daniele (senza averlo visto) decide di replicare a suo modo l’episodio che ha portato 5 punti in saccoccia al pampolio nella prima giornata all’altro storto.

Azione d’attacco per Paese che conclude male in porta, arbitro che fischia per un fallo e palla quindi che rimane in attacco, ma la Saggiorella borbottando col suo demone interiore decide di tornare a passo d’uomo in difesa nonostante l’invito dei compagni in panchina a tornare indietro. Episodio che potrebbe valere più punti certo, ma, ahimè, li ha già presi il suo amico/nemico Jack la volta scorsa, e qui non amiamo il copia e incolla. Come Ned Flanders nei Simpsons, anche la Pallamano Paese ha aperto il Mancinorium, un emporio a gestione sinistra.

MENZIONE SPECIALE all’illustre presidente, che decide di seguire la partita al tavolo per poter controllare tutto. Squadre a posto, pubblico a posto, arbitri a posto, tutto perfetto. A 10 minuti dal termine piccolo inconveniente: fuori inizia a tramontare, le luci in palestra sono al minimo e si gioca con una luce opaca, da sonnellino per intenderci. Tutti si aspettano che le luci si accendano a piena potenza, e invece la partita finisce in semibuio. Scherzetto senza dolcetto del presidente che decide di sua iniziativa di non aumentare la luminosità del campo memore di un trascorso tentativo in cui ha spento tutto il palazzetto. Batmario, il presidente oscuro!

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 1a giornata di ritorno

Premio Pampolio: 1a giornata di ritorno

 

PAESE – VENEZIA

Prima giornata di andata

A grande richiesta torna la rubrica più seguita da chi, come il sottoscritto, di pallamano probabilmente capisce poco ma ne è grande estimatore quando si tratta dell’arte delle cagate, più tecnicamente espresso in “premio Pampolio 2022/23”.

Per chi non si ricordasse come funziona…. beh amen da qualche parte trovate il regolamento ufficioso ( di ufficiale non deve esistere nulla)

“JACK”  5 punti: JACK IS BACK! Dopo un’estate passata nella stanza dello spirito e del tempo insieme a Goku e Vegeta, Giacomo si presenta ai nastri di partenza tirato più a lucido della Panda blu tamarra nuova di Zambo. Jack Frost è glaciale in partita, un cecchino degno del miglior Usopp (quest’anno cerco di far riferimenti più giovani dai…forse…) con 3 rigori su 3 realizzati, e match giocato in maniera impeccabile.

Il nostro “cyborg” è implacabile, un piccolo Terminator pronto a sbaragliare ogni avversario senza troppi sentimenti. Peccato che ogni tanto i microchip s’inceppino e mandi Gun Jack (chicca per gli appassionati di Tekken) in corto circuito e il Pampolio ringrazia.

Siamo a metà secondo tempo, aria tesa in campo quasi quanto una scoreggia di Sergione, Paese si difende con le unghie e con i denti dall’attacco lagunare, il centrale veneziano passa al suo terzino destro che controlla male la palla per una frazione di secondo, poi la riprende e continua l’azione. Ma in quell’attimo fuggente tilt di Jack a cui parte “el bojo”, scatto impetuoso dall’altra parte del campo in un contropiede solitario senza guardarsi indietro…. Senza compagni…. Senza avversari…… senza sentire il coach che urla a squarciagola “ma dove cazzo vai?????”,…. ma soprattutto senza palla! Ovviamente Venezia che finisce il giro palla e goal dell’ala che doveva marcare il nostro Giacomino.

Corri, Forrest Jack, Corri!!! 5 punti legittimi!

 

“ANDRE” 3 punti: Vero e proprio outsider del Pampolio, il piccolo anatroccolo Andre è ormai diventato Crystal il cigno, con tanto di foto in primo piano nella presentazione del match!  Può essere una scommessa su cui puntare per il titolo di fine anno? Bagarini in tilt e lui intanto piazza subito 3 punti pesanti in classifica.

Momento cruciale del match, avversari a -2 con rigore a favore…. Coach Paxo butta nella mischia il portierone Andre, che ha quello sguardo lì; lo sguardo di Toldo mentre ipnotizza De Boer due volte negli Europei del 2000 (metà squadra doveva ancora nascere e l’altra metà gattonava), lo sguardo della zingara della Luna Nera che prevede il futuro, lo sguardo di uno che entra in campo e ipnotizza l’avversario con una gran parata! Come quando butti il gin buono nella tonica, o la benzina sul fuoco, Spider Andre va “on fire” e piazza altre parate importanti in una sorte di concentrazione mistica. E allora dove sta la pampoliata?

Beh in una di queste prodigiose parate la palla finisce sopra la rete e si mezza incastra lì, tutti la possono vedere tranne Andre che prima la cerca dietro il palo…. Poi dietro l’altro palo…. Poi dietro la porta…. Fallo un’altra volta….Pallaaaa dove sei??? Ti tocca ricontare fino al 20 caro portierone, Nascondino non fa per te!

 

“LOLLO” E “MATTEO” 1 punto: Cos’hanno in comune il nostro divo di Lollywood e l’irlandese permaloso? All’apparenza e conoscendoli piuttosto bene direi nulla, eppure in questa prima giornata riescono a prendere un punticino di fatto per lo stesso identico motivo!

Partiamo dal Mattorosso (non quello di Montebelluna) vera e propria star di queste pagine nonché vincitore del titolo nel 2020/2021: Mancano una ventina di secondi al termine del primo tempo, grossa parata del magro portierone e palla che finisce a qualche metro di distanza dalla porta. Matteone esulta, pugno in aria, un balletto, poi un caffè, meglio un thè zuccherato con due biscottini, partitina a scacchi, discussione sulla guerra del golfo e poi si ricorda di andare a prendere la palla che magari riusciamo a fare un ultimo tiro con pochissimi secondi sul cronometro!

Continuiamo con Lollo Pastafrollo (sarebbe un soprannome pazzesco) che, nel secondo tempo invece, riceve palla proprio dal portierone, Venezia in inferiorità numerica, Paese con tutti i giocatori in seconda fase pronti a spaccare la porta…. E Lollino che fa? Inizia a contare le mucche (pecore non le ha per ora), si ferma inizia a palleggiare e predica calma che non gli tornano bene i conti! Buona notte camomilollo!

Si dice che mister Allegri nel dopo partita abbia chiamato coach Paxo per avere i due giocatori alla Juve che rincarnano il suo credo, “Halma”!

 

MENZIONE SPECIALE a Tony, che riesce per la prima volta nella sua carriera da dirigente a non farsi ammonire! Ci sono dirigenti pacati, tranquilli, quasi annoiati dalle partite e più attenti al tempo, alle esclusioni per due minuti, agli infortuni degli atleti etc etc… e poi c’è lui, un concentrato di nervi pronti ad esplodere da un momento all’altro, un leone ferito in gabbia, si dice che la redbull abbia creato la bevanda energetica dal suo sudore! Chiamatelo GIN, GIN TONY!

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese

Premio Pampolio: 10a giornata di ritorno

Premio Pampolio: 10a giornata di ritorno

 

PAESE – TORRI

Decima giornata di ritorno

Inizia la serie di partita in casa con una supersfida contro il Torri e con loro arrivano i punti Pampolio tra le mura amiche, che ci sia qualche giocatore che esprime la sua attitudine al peggio nel proprio campo? Non ci resta che scoprirlo:

SAMU ROSSI PT 5: “il cecchino” Samu potrebbe tranquillamente finire al primo posto per non aver segnato nemmeno un goal nonostante fosse il cambio offensivo specialista in manovre d’attacco designato da quello stratega di coach Paxo per dare quel tocco di imprevedibilità… ma riesce a fare di meglio.

Samu infatti, che è cintura nera in bontà e ha superato tutte le prove scout riempiendo la camicia azzurra di Baden Powell (per i poco sapienti come Lollo e Zambo è il fondatore degli scout) di splendide targhette e distintivi di merito, decide di ampliare la sua collezione con un altro gesto di puro altruismo.

Siamo intorno al 15’ minuto, da qualche azione il compagno di vetro ”Pizzo il fragile” ha deciso di fare harakiri (ehhhh non posso spiegarvi tutto però, andate a cercarvi le parole che non conoscete) e il suo infortunio pare grave. Dolorante in panchina chiede il permesso per poter uscire dal campo e recarsi in infermeria, l’arbitro acconsente e a gioco fermo si procede a portar fuori il sacco di patate. L’infortunio è al ginocchio e serve qualcuno che lo aiuti ad attraversare il campo.

Dopo aver fatto attraversare la strada sulle strisce pedonali di tutto il comune agli ultraottantenni, il prode Samu non si fa scappare l’occasione, tira fuori il fazzolettone che porta sempre con se, si carica il peso piuma Pizzo e inizia la traversata del campo tra gli applausi del pubblico commosso.

L’arbitro quindi fa riprendere il gioco, palla a Paese che inizia il giro palla ma dopo pochi passaggi ci si accorge di essere uno in meno e nessuno aveva preso esclusioni…. Coach Paxo fa entrare immediatamente il primo Jack che capita, la panchina si guarda confusa e il mistero s’infittisce, chi manca? Eccolo lì dall’altra parte del campo che non sa bene dove andare, il nostro eroe Samu col suo sorrisone, che ha scortato Pizzo fino all’infermeria, coccolandolo e accarezzandolo, dimenticandosi che era in campo e lasciando in inferiorità temporanea il resto della squadra.

Una tacca in più sulla camicia scout e 5 punti Pampolio, bottino ricco per il buon Samuritano!

 

GIGIO PT 3 : Dopo aver passato l’autunno nella Contea di Hobbyville a far compagnia a Frodo e Sam, e il freddo inverno nella Terra di Mezzo alla ricerca dei suoi simili, il nano grigio abbreviato in Gigio decide di seguire il suo amico allenatore Paxo detto l’Orco per questa prima comparsata in campo in casa. Una simpatica reunion del signore degli anelli con un attento GandalfRemondin sugli spalti pronto a fare magie.

Il piccolo uomo col ghigno riesce subito a far valere la sua esperienza e ad entrare in classifica grazie ad un battibecco con l’arbitro. Con la sua vocina insopportabile infatti riesce ad infastidire chiedendo all’arbitro delle semplici delucidazioni di una scelta alquanto confusa. Risultato ovvio, due minuti di esclusione per il giocatore che dimostra come 30 anni di pallamano non sono serviti assolutamente a nulla per imparare l’arte del comunicare con i direttori di gara, parecchi santi che scendono dall’amico allenatore diventato improvvisamente nemico e ultimi 5 minuti di partita ancora più infuocati.

Da notare anche la promessa, o in questo caso meglio dire premessa, del buon Gigio che ad inizio gara aveva tranquillizzato l’ex compagno di mille battaglie Paxo dicendogli che sarebbe stato calmo e non avrebbe rimproverato nessuno, e che mai avrebbe avuto da ridire agli arbitri….. Nella botte piccola c’è il vino buono dicevano, qua ci sta la Tequila però! E ricordatevi, mai fidarsi del simpatico Gigio, anche se sembra un tipo alla nano…. Ehm pardon, alla mano!

 

 

PESCE PT 1 : Ma cosa può aver provocato l’ira del nano? L’episodio simbolo Pampolio della giornata avviene nel finale del secondo tempo, animi tesi come corde di violino e tensione alle stelle. Ecco che su un tiro in semipenetrazione di un giocatore del Torri il buon Pescione si ritrova per terra di schiena contro ogni legge della fisica e nessuno ricorda bene come compreso lui stesso. Parata straordineria come direbbe Sacchi da parte del nostro Matteone e palla che ovviamente finisce tra i piedi del nostro Pesce che, nonostante i corsi di Parkour e la sua proverbiale attitudine ai movimenti sprintosi, per un momento si trasforma in cimice rovesciato incapace di girarsi. La leggenda narra che in quel momento muoveva contemporaneamente braccia e gambe come un neonato agitato, ma sono scarse le testimonianze dell’accaduto in quanto tutti stavano guardando il Gigio protestare ed è anche per questo che il nostro Camomillo Mattia piglia solo un punticino… per questa volta

 

MENZIONE SPECIALE al Presidente Mario che finalmente torna a calcare le pagine del Pampolio. Dopo una stagione passata da vero protagonista, quest’anno si era un po’ defilato ma, per la gioia dei numerosi fans, eccolo tornare con una nuova impresa. Ebbene si, il Presidentissimo riesce a far interrompere la partita agli arbitri, invadere il campo proprio al centro, recuperare gli “ori” (dicasi “ori” tutti gli oggetti personali di valore o anche no degli atleti della Pallamano Paese) del crystalman Pizzo, salutare e tornare indietro per la stessa strada senza batter ciglio.

Tutto questo senza essere iscritto come dirigente e partendo direttamente dalla tribuna. Fermate il soldato Mario!

Il Segretario Verbalizzante

Paolo Vendramin

#pallamanopaese